Ospina resta in Colombia. Il Napoli lo ha autorizzato a non rientrare neppure questa settimana e quindi non sarà tra i disponibilità di Ancelotti neppure con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo il valzer dell'estate passata, Ancelotti ha spiegato che in porta si sente tranquillo. «Restano tutti e tre», ha ammesso qualche settimana fa. Un caso limite, quello azzurro, con tre portieri-titolari costretti ad alternarsi in porta. Il Napoli ha preso Ospina dopo l'infortunio di Meret, preoccupato per i tempi di recupero del portiere friuliano. Non se ne è mai pentito, tant'è che è stato protagonista nelle notti di Champions. È stato ingaggiato con la formula del prestito oneroso (500 mila euro) e riscatto obbligatorio allo scattare delle 25 presenze (3,5 milioni). Ecco, Ospina si è fermato a 23 ma questo non vuol dire che il Napoli non lo terrà: ma significa che il ds Giuntoli è intenzionato a trattare sulla cifra per la permanenza. L'Arsenal non ha intenzione di tenere Ospina, quindi apre alla cessione definitiva: va definito il punto di intesa, probabilmente attorno ai 2 milioni secondo l'idea del Napoli. Ma l'incontro non è ancora fissato per definire i contorni dell'operazione. Ancelotti vuole continuare ad affiancare Ospina a Meret mentre considera intoccabile Karnezis che il giovane predestinato friulano considera una specie di secondo padre, un maestro fin dai tempi dell'Udinese.
Ospina da quando è tornato Meret ha ceduto spesso il passo al 22enne: anche all'Arsenal era abituato all'alternanza quindi non ha problemi a restare a queste condizioni. Chi ha molto da recriminare è l'ex udinese Karnezis, scivolato indietro nelle gerarchie e poco utilizzato da Ancelotti. Ecco, se per gli azzurri è il terzo ideale, il greco sta prendendosi una pausa di riflessione, per capire se ci sono in giro squadre pronte a offrirgli un ruolo più da protagonista. Meret, Ospina e Karnezis non sono un lusso tenendo conto dei tanti impegni che attendono il Napoli: d'altronde, difficilmente Sepe - in prestito al Parma - tornerà alla base. Il prezzo fissato per il riscatto è attorno ai 6,5 milioni di euro ma il portiere di Torre del Greco non ha alcuna intenzione di tornare a recitare la parte del comprimario, sia pure nel Napoli. Dunque, accetterà l'offerta del Parma e resterà in Emilia. A titolo definitivo. Probabile che resti ancora a Bari che Marfella, il baby-portiere che la scorsa estate ha svolto tutta la preparazione con Ancelotti: in serie D è stato tra i protagonisti della promozione dei pugliesi e non è escluso - anzi è probabile - che resti a Bari anche nella prossima stagione nella seconda squadra della famiglia De Laurentiis.
Nel calcio mutante, d'altronde, il dodicesimo uomo non esiste più. Essere portiere di riserva è stata per decenni una scelta e insieme una condanna alla prigione della panchina, fine pena mai. Ma adesso è cambiato tutto, si gioca sempre (tre volte in otto giorni) e servono tanti, troppi calciatori. Anche nel ruolo in teoria più rigido e meno intercambiabile, il portiere appunto, la titolarità è spesso astratta, non più un abito da indossare in eterno. Da qui il motivo per cui il Napoli ha scelto i tre portieri. Anche troppi.
Difficile, nell'alternanza, trovare continuità. Ma nessuno dei tre se ne è mai lamentato. Ospina ha dato l'ok: resta, anche con Meret titolare. Le gerarchie sono definite. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino