Napoli-Milan, la lettera ai ragazzi del 1988: «Questa sfida è anche la vostra rivincita»

La partita contro il Milan di 35 anni fa segnò la fine del ciclo del primo scudetto

Lo storico gol di Maradona al Milan
Cari ragazzi dell'88... E chi vi ha dimenticati? Ricordate quanti eravamo quella domenica, il Primo maggio di 35 anni fa, al San Paolo? Sì, si chiamava così il...

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Cari ragazzi dell'88... E chi vi ha dimenticati? Ricordate quanti eravamo quella domenica, il Primo maggio di 35 anni fa, al San Paolo? Sì, si chiamava così il nostro stadio perché Diego era un ragazzo come noi, aveva 27 anni e qualche mese e voleva regalarci il secondo scudetto dopo quello dell'87 che fu leggenda. Quella partita sembrava il momento giusto per spezzare le ali alle ambizioni del Milan di Arrigo Sacchi e del Trio olandese, di quel gioco “nuovo” (ma non si era visto, oltre dieci anni prima, a Fuorigrotta con l'esaltante Napoli di Luis Vinicio?), e infatti Maradona aveva convocato tutta Napoli allo stadio: «Neanche una bandiera rossonera voglio vedere domenica, neanche una». 

I napoletani lo accontentarono. Non c'era, 35 anni fa, l'Osservatorio del Viminale a decidere i tifosi di quale squadra potessero entrare nello stadio e i biglietti non si vendevano online. Certo, migliaia erano nelle mani dei bagarini ma questa è un'altra storia. Non c'era un posto libero, quel Primo maggio, al San Paolo. Come Diego chiese, tutta Napoli a spingere il Napoli, che aveva in campo il migliore ma non aveva le energie di un tempo. Perse, Diego e Careca non riuscirono a superare l'ondata rossonera. E il Milan si avvicinò al primo scudetto del ciclo Sacchi. 

Certo, due anni dopo sarebbero arrivate sulle bancarelle di Napoli le lacrime di Berlusconi e il tricolore sarebbe tornato qui. Ma quella ferita, anche a distanza di 35 anni, resta aperta. Perché chiuse il ciclo della (prima) squadra dei sogni, quella che scrisse la storia il 10 maggio '87. Pochi giorni dopo la vittoria del Milan, lo spogliatoio implose. Garella, il portierone che parava con tutte le parti del corpo, lesse un comunicato contro Bianchi. Quel giorno Diego non c'era, diplomaticamente aveva deciso di andare in gita nel Golfo. La squadra, sollecitata da Ferlaino e Moggi, ebbe un ripensamento e spedirono De Napoli a leggere un nuovo comunicato, stavolta di scuse. Nando fu diligente, lesse anche i segni di punteggiatura. Scattò l'epurazione: via Garella, Ferrario, Bagni e Giordano. Capirete, quattro degli undici protagonisti - veri - del primo scudetto.

Cari ragazzi dell'88, questo Napoli-Milan - gli azzurri a +23 sui rossoneri e a un passo dal terzo tricolore - è  anche la vostra rivincita.

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Il Mattino