Napoli-Milan, De Laurentiis​ contro la Uefa: «Ridicolo il derby in Champions League»

«Finché non cambieremo la Uefa saremo tutti schiavi di un ministero»

Aurelio De Laurentiis
L'impressione è che quello di domani sera dovrà essere solo l'antipasto. Perché nella testa un po' di tutti c'è solo il doppio...

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L'impressione è che quello di domani sera dovrà essere solo l'antipasto. Perché nella testa un po' di tutti c'è solo il doppio confronto tra Napoli e Milan in Champions League. Un derby in Europa che vuol dire innanzitutto che una squadra italiana farà parte del poker delle migliori 4 del continente. Eppure Aurelio De Laurentiis avrebbe desiderato un sorteggio diverso per il suo Napoli. «Se uno sta facendo una competizione europea si vuole misurare con le migliori squadre europee, pertanto il Milan avrebbe dovuto giocare con un'altra squadra europea e il Napoli avrebbe dovuto giocare con un'altra squadra europea. Finché non cambieremo la Uefa saremo tutti schiavi di un ministero e non di un'associazione di imprese vere del calcio», ha spiegato il presidente azzurro a margine dell'assemblea di Lega. «Queste sono le problematiche di una Uefa senza testa. Immaginatevi se avessimo avuto anche una quarta partita di Coppa Italia, sarebbe stato ridicolo, no? Così com'è ridicolo giocare tre volte con la stessa squadra». Incalza ancora il presidente che però non nasconde un certo entusiasmo nel vedere il suo Napoli tra le prime otto d'Europa. «Chi fa il presidente di calcio presiede il tifo, rappresenta il tifo: tutti i tifosi, quelli reali allo stadio e quelli virtuali che guardano le partite su un Ipad o in tv. Sono loro che devono essere rispettati. La competitività va ricercata per loro, che sono i protagonisti del calcio, non lo sono i calciatori», precisa De Laurentiis, al quale non è proprio andato giù questo sorteggio tutto italiano che però sulla carta favorirebbe il Napoli. Sì, perché è vero che la Champions si gioca sui 180 minuti e ogni partita è una storia a sé, ma la voragine che gli azzurri hanno scavato in campionato con il resto delle contendenti al titolo non può certo rimanere solo sullo sfondo.

Anche su questo punto, però, De Laurentiis prova a fare un po' il pompiere. «Quelle sono partite in cui il risultato è triplo, non si può mai sapere. Il Milan è una squadra sapientemente portata avanti da Scaroni e Maldini e hanno una nuova proprietà. Ci sono buonissimi giocatori e anche a loro manca qualcuno. Speriamo che le forze siano equilibrate, al fine di dare ai tifosi uno bellissimo spettacolo». A proposito di dirigenti: mercoledì 5 De Laurentiis e Scaroni saranno protagonisti al «Merger & Acquisition Summit 2023» organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con 4cLegal a Milano.

Poi c'è la discorso legato alla più stretta attualità, ovvero la notizia dell'infortunio di Victor Osimhen che ha scosso la giornata di ieri e che per forza di cose terrà in apprensione Spalletti. «Dovrebbe stare fuori un paio di settimane, speriamo», spiega De Laurentiis che poi si lascia scappare anche una battuta su futuro di Khvicha Kvaratskhelia: «Ha cinque anni di contratto». E lui vuole che continui ad essere simbolo della squadra. 

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Il Mattino