Napoli, il Milan punta tutto su Ibra: Zlatan al Maradona vuole esserci

Napoli, il Milan punta tutto su Ibra: Zlatan al Maradona vuole esserci
Due pareggi nelle ultime due giornate (con Salernitana e Udinese). E così la corsa del Milan verso lo scudetto è rapidamente diventata una camminata. Il ritmo che...

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Due pareggi nelle ultime due giornate (con Salernitana e Udinese). E così la corsa del Milan verso lo scudetto è rapidamente diventata una camminata. Il ritmo che sembrava irresistibile dei rossoneri, ha avuto una brusca frenata, consentendo al Napoli di recuperare il gap e agganciare la capolista. Domenica, però, sarà la sfida della verità, da «fuori i secondi», perché dal big match del Maradona potrebbe venire fuori la vera squadra candidata al titolo finale. Certo, non si tratta di una partita da dentro o fuori, ma vincere lo scontro diretto potrebbe dare una bella scarica di adrenalina per caricarsi in vista del volatone finale.



Come detto, però, il Milan al momento arriva da una serie di risultati negativi e da qui a domenica dovrà anche concentrarsi sulla partita di stasera, ovvero la gara di andata della semifinale di coppa Italia. Non esattamente una sfida banale visto che si tratta del derby contro l'Inter. L'ultimo, quello di campionato, è stato caratterizzato dalla vittoria in rimonta che di fatto ha rilanciato il Milan in chiave scudetto, ma da quella sera a oggi, sono cambiate tante colse. «Nelle ultime due partite siamo calati per qualità tecnica e ritmo del gioco», ha detto Pioli ieri in conferenza stampa. «È la testa che comanda il resto, che ti fa stare dentro la partita e giocare con più qualità. Siamo a un momento della stagione decisivo, dove decideremo le nostre sorti, abbiamo fatto un percorso straordinario che ci ha portato a giocarci le semifinali di Coppa Italia e il campionato. Abbiamo seminato tanto, ora occorre iniziare a raccogliere. Sono assolutamente convinto che siamo una squadra forte, ora bisogna portare a casa qualcosa». In campionato il derby era stato vinto grazie ai gol del centravanti (Giroud), gol che adesso iniziano a latitare e quello potrebbe essere il primo vero punto nevralgico anche della sfida di domenica contro il Napoli.



Pioli spera di poter contare sul recupero di Ibrahimovic, che un anno fa mise il Napoli nel frullatore praticamente in un tempo solo. «Sta un pochino meglio, ma per Napoli al momento ancora non so», ha spiegato Pilli, ma nonostante l'esplosione evidente di Leao e l'importanza di Giroud, con o senza lo svedese è tutto un altro Milan: pochi dubbi. Nell'ultimo derby vinto in campionato, i rossoneri avevano dimostrato la fame, la rabbia e l'umiltà necessaria per rimettere in piedi partite che sembravano andate. Qualità che invece ora latitano e il Diavolo vive di pericolosi blackout generati figli anche di un approccio mentale superficiale. Nelle ultime due partite è andato subito avanti (sia a Salerno che venerdì sera contro l'Udinese a San Siro), ma in entrambi i casi non è riuscito a consolidare il punteggio e mettere all'angolo l'avversario. «I miei giocatori devono essere convinti: perché siamo al vertice da tempo e siamo in grado di vincere ogni singola partita», ribadisce Pioli. «A questo derby ci siamo avvicinati con grande attenzione e concentrazione. Abbiamo la forza, la maturità e la consapevolezza per poter vincere le partite importanti. Ci manca l'ultimo step, che è quello di diventare vincenti. È il più difficile ma io ho grande fiducia perché abbiamo fatto le esperienze necessarie per compierlo». E sarà necessario anche recuperare il miglior Kessie (oramai smarrito) e imparare a colmare la voragine difensiva aperta dopo l'infortunio di Kjaer (vera colonna portante della linea Maginot di Pioli). Come se non bastasse, nelle partite più critiche sono venuti a mancare Tonali, Brahim Diaz e Theo Hernandez, che nella prima parte della stagione erano stati i punti fermi della cavalcata rossonera.



Il cammino in campionato del Milan racconta di una squadra che si trova più a proprio agio quando il livello dell'avversario si alza. E allora, paradossalmente, entrare in una delle settimane più cruciali di tutta la stagione potrebbe non essere così spaventoso nonostante gli ultimi inciampi. Stasera il primo round di Coppa Italia con panorama sulla finale, domenica lo spareggio scudetto a Napoli. Menù ricco, a patto che i rossoneri si ricordino come va preparato. «Un risultato positivo ci darebbe una carica di energia, e noi in questo momento abbiamo bisogno di queste partite», ha tuonato ieri Pioli. «Dobbiamo contare su nostre caratteristiche e giocare con coraggio nell'ambito di una settimana molto importante che però non deciderà le nostre sorti né in coppa, né in campionato. C'è ancora tempo per i verdetti. Per lo scudetto continuo a pensare che ognuna delle prime cinque abbia possibilità di vincerlo. I punti persi con le piccole? I numeri, quando sono così grandi, non mentono. Le difficoltà sono due: non riuscire a chiudere le partite quando si può e non riuscire a comandare di più certi tipi di gara».
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Il Mattino