«Terra mia, terra mia, comm’è bello a la penzà. Terra mia, terra mia, comm’è bello a la guardà». Una dichiarazione...
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«È un vero signore, un ragazzo educato, riservato, gentile e sempre molto rispettoso. Ha un sorriso per tutti ed è delicato in ogni sua espressione e comportamento. È sempre pacato e trasmette una serenità incredibile. Ama i giochi di società e la compagnia tranquilla, negli anni a Napoli però era innamorato di questi posti, del calore delle persone e delle particolarità che solo questa città possiede», racconta un amico napoletano, contento di aver rincontrato Gokhan. Poi continua: «Si vede che è realmente legato a questa città, come tanti suoi ex compagni di squadra. Anche Goran Pandev, ad esempio torna qui appena può, tanto che conserva un appartamento in cui soggiorna insieme ad amici e familiari».
Eppure sono tanti i giocatori stranieri che, arrivati in città, si «napoletanizzano». È questo anche il caso di Dries Mertens, il folletto belga che ha sposato la causa del Napoli che gira la città e tutta la Campania godendosi le bellezze di questi posti magici. Ma soprattutto Pepe Reina, il portiere spagnolo che parla napoletano e che, da quando è approdato in azzurro il primo anno, proclama fermamente il suo amore per Napoli. E proprio nelle ultime ore di calciomercato, in cui il futuro dell’estremo difensore sembra ancora in bilico, l’unica cosa certa è che sarà difficile dimenticare questa città. In fondo lo ha scritto anche Pepe sui social non molto tempo fa: «A Napoli si piange due volte, quando si arriva e quando si va via». Proprio lui, che dopo la sua esperienza in Germania è tornato ad abbracciare quella terra che sente un po' sua, ora è di nuovo davanti ad un bivio sul suo futuro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino