Napoli, Osimhen sa trascinare con le prodezze e l’entusiasmo

Napoli, Osimhen sa trascinare con le prodezze e l’entusiasmo
Ieri eravamo tutti quanti così impegnati a guardare il cielo in attesa dell’impatto con l’atmosfera dell’ormai celebre “razzo cinese” che...

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Ieri eravamo tutti quanti così impegnati a guardare il cielo in attesa dell’impatto con l’atmosfera dell’ormai celebre “razzo cinese” che nessuno si è accorto dell’impatto con il calcio italiano di un missile, di fattura nigeriana ma di altrettanta pericolosità, che provvedeva a seminare il panico ben al di fuori delle regioni centromeridionali attenzionate dalla Protezione Civile. Lassù, infatti, in terra ligure, alle tre del pomeriggio, zitto zitto, chiatt chiatt, con una vistosa medicazione aret a cap indice di punti di sutura non ancora guariti, Victor Osimhen ha avuto un impatto a dir poco devastante sul match andato in scena a La Spezia.

Due gol e un assist che sul risultato finale di quattro reti pesano come un urlo del mister nelle recchie mentre corri per i fatti tuoi ‘ncopp a fascia. Momentaneamente al secondo posto, se il Napoli ieri ha potuto iniziare a pensare seriamente alla Champions lo deve a lui, al nigeriano napoletano che sembra una canzone di Pino Daniele ma in realtà è il presente e il futuro dell’attacco azzurro. Corsa, gol, assist, il tutto senza innescare risse o celebrare anzitempo la festa delle mamme altrui.

È cresciuto, Victor. E forse è arrivato anche il momento di affidargli le chiavi dell’attacco partenopeo. Certo, ieri hanno fatto la propria parte anche Zielinski, che ha avuto il merito di dare avvio alla scalata trasformando in rete un assist al bacio di Di Lorenzo, e lo stesso Di Lorenzo. Ma se tutti quanti siano stati più o meno influenzati dall’entusiasmo di Victor o se qualcuno abbia finalmente spiegato agli uomini di Gattuso che senza vittorie non si cantano Champions non si sa. Quel che si sa è che Osimhen ne è consapevole. E già è qualcosa!
 

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Il Mattino