È andata bene a Reina: niente prova televisiva sul presunto contatto con Silvestre che ha poi generato l’espulsione del sampdoriano. Entro ieri pomeriggio la Procura...
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Delusa la Sampdoria, che anche ieri aveva invocato rigidi provvedimenti a carico del numero uno spagnolo: «Conosco bene Reina, è un simulatore, il giocatore più scorretto del campionato, va squalificato perché con il suo comportamento antisportivo ha ingannato l’arbitro. E a fine partita ci ha anche preso in giro dicendo di essere stato ostacolato» sono state le parole del presidente Ferrero. Quello che però il massimo dirigente blucerchiato non conosce bene è l’esatta interpretazione del codice sportivo, per la precisione l’articolo 35 il quale stabilisce che la prova televisiva può essere utilizzata soltanto nei casi in cui gli episodi incriminati abbiano ad oggetto una simulazione evidente che sia poi causa di un’espulsione diretta. Il presunto contatto di sabato sera invece ha provocato una semplice ammonizione (la seconda per Silvestre) e comunque non è stato individuato alcun atteggiamento gravemente scorretto da poter determinare un rosso diretto.
Il portiere del Napoli non sarà dunque né «attenzionato» né squalificato. Ufficiosamente se la cava con un rimprovero: poteva risparmiarsi le dichiarazioni a fine partita sull’episodio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino