Con il pareggio del giorno prima senza reti tra Inter e Juventus, Napoli-Fiorentina era una di quelle partite da prendere a capate in bocca, scarpesate sul callo dell'alluce e...
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All'appuntamento con la storia, la classifica e la Fiorentina di Pioli il Napoli si è presentato pronto e carico come un track di Capodanno: tanto fumo, tanto rumore, tant burdell ma niente botta finale. E così la Fiorentina se n'è tornata a Fiesole con un punto prezioso mentre i sogni di gloria e di guarigione di Hamsik, Zielinski, Mertens e Callejon si infrangevano contro un irremovibile Sportiello. Intendiamoci, poteva andare peggio. Potevamo perdere e scendere direttamente ai Campi Elisi a fare le interviste post partita. Oppure Higuain poteva giocare momentaneamente anche nella Fiorentina e farci gol. Quel che è certo è che si poteva e doveva fare di più, non dico vincerla ma quantomeno segnare un gol e dimostrare di poter ingarrare di nuovo almeno una volta lo specchio della porta. E invece no, tanto rumore per nulla. E tuttavia, se la fortuna aiuta gli audaci, il pessimismo sicuramente corteggia i perdenti. E dunque bisogna necessariamente essere ottimisti, considerare il pareggio un passo avanti e guardare insomma il bicchiere mezzo pieno. Pure perché di questi tempi, già che lo teniamo il bicchiere è un fatto buono, no?
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Il Mattino