Napoli, quel capa tosta di Lorenzo che ha voluto tirare il rigore

Napoli, quel capa tosta di Lorenzo che ha voluto tirare il rigore
Rendete a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio. E a Insigne quel che è di Insigne. Pur nella timorosa consapevolezza che a qualcuno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Rendete a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio. E a Insigne quel che è di Insigne. Pur nella timorosa consapevolezza che a qualcuno l’utilizzo della celebre frase detta da Gesù e riportata nel Vangelo di Matteo possa apparire impudenza ammantata di blasfemia per commentare una partita di pallone, quando c’ vo’ c’ vo’.

E ieri ci voleva. Dopo una serie drammatica di partite funeste, infatti, ieri pomeriggio, contro ogni pronostico e con difesa e attacco dimezzati da Covid e infortuni, il Napoli ha vinto allo stadio Diego Armando Maradona contro la Juventus.

E più che il Napoli di Gattuso è stato il Napoli di Insigne. Quando, per restare in tema di eventi biblici, miracolosamente al Napoli viene concesso almeno uno dei due rigori provocati da altrettante gomitate di Chiellini, sul dischetto ci va proprio lui. Lorenzo. Il quale, dopo aver sbagliato quello decisivo della SuperCoppa, a sua volta intervenuto ad aumentare per l’attaccante napoletano il bottino di rigori sbagliati contro la Juve, non ha alcuna esitazione.

Non era facile non dico segnarlo, questo rigore, ma proprio decidersi di andare a tirarlo. Ci sono voluti, non necessariamente nell’ordine, coraggio, faccia e capa tosta, arroganza e freddezza. Tutte caratteristiche che finalmente hanno trasformato Insigne nel capitano del Napoli per eccellenza. Non era facile, si diceva. Eppure Lorenzo non ha avuto dubbi. Tocca riconoscergli allora delle qualità oggettivamente indiscutibili, non da ultimo quella di saper scegliere assai accuratamente i regali di San Valentino. Mo’, con quale faccia i fidanzati napoletani si presentano alle annammurate con fiori e ciucculatini quando lui alla moglie le ha portato una vittoria sulla Juve?

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino