Se è vero che il Toro va preso per le corna, è altrettanto vero che il Napoli per le ali. Giochi di parole a parte una delle armi in più della squadra di...
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La prima in azzurro - nel pesante ko contro la Sampdoria al Ferraris - non è stata proprio da incorniciare, anzi. Dopo appena 45' Ancelotti lo ha lasciato negli spogliatoi. Poi altre due esclusioni: la panchina contro la Fiorentina e addirittura la tribuna in Champions contro la Stella Rossa. E pensare che a Belgrado sembrava davvero che potesse avere una seconda chance, ma nelle scelte definitive dei Ancelotti hanno avuto la meglio Zielinski e Callejon. Ecco perché adesso contro il Torino ci spera per davvero. L'impressione è che più dello spagnolo, potrebbe essere il polacco a riposare per lasciare il posto a Verdi, che in silenzio, senza mai alzare la voce e continuando a dare il massimo in allenamento sta dimostrando di meritare un'altra occasione.
E non potrà essere una partita come le altre per Verdi che proprio con la maglia del Torino nel 2012 ha fatto il suo esordio in serie A. Aveva 20 anni e già sognava di arrivare in alto. Da lì, dopo l'esperienza maturata nelle giovanili del Milan, è iniziata la sua carriera che si è formata tra serie A, serie B e un po' di Liga in Spagna. Ora è tempo di Napoli, però, e poco importa se sulla sua strada troverà la squadra che lo ha iniziato alla serie A, perché contro il Torino il suo score personale dice ancora 0 gol fatti. E' il momento di sbloccarsi, per se stesso e per aiutare gli azzurri a continuare la marcia in campionato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino