Striscione razzista: Rrahmani lascia il campo durante Romania-Kosovo

La protesta della nazionale kosovara a Bucarest: partita sospesa

Lo striscione incriminato
"Il Kosovo è Serbia", questo lo striscione esposto dai tifosi rumeni durante Romania-Kosovo, match di qualificazione al prossimo campionato Europeo. Uno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

"Il Kosovo è Serbia", questo lo striscione esposto dai tifosi rumeni durante Romania-Kosovo, match di qualificazione al prossimo campionato Europeo. Uno striscione ritenuto "odioso" e "razzista" dalla Federcalcio kosovara, così come specificato in una nota sui social.

La gara, in programma all'Arena Nationala di Bucarest, è stata interrotta per oltre 40 minuti: nel momento in cui sono apparsi gli striscioni, infatti, i calciatori kosovari si sono fermati e si sono rifiutati di continuare a giocare, lasciando il terreno di gioco. Tra loro, anche e soprattutto Amir Rrahmani, difensore del Napoli e capitano della nazionale kosovara. Inutile il tentativo dell'arbitro e dello speaker dello stadio di far togliere gli striscioni. In campo è dovuta intervenire la polizia e i giocatori delle due nazionali sono rientrati negli spogliatoi prima di riprendere il gioco.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino