Napoli-Salernitana, oggi la decisione del Casms: e il match di Udine rischia di slittare a giovedì

Verso il rinvio a domenica alle 15, dopo la sfida tra Inter e Lazio

Napoli-Salernitana, oggi la decisione del Casms
Solo oggi si saprà se Napoli e Salernitana slitterà a domenica alle 15, ovvero dopo la sfida tra Inter e Lazio. Un match storico che potrebbe sancire la matematica...

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Solo oggi si saprà se Napoli e Salernitana slitterà a domenica alle 15, ovvero dopo la sfida tra Inter e Lazio. Un match storico che potrebbe sancire la matematica vittoria dello scudetto, se la squadra di Sarri non dovesse espugnare San Siro e quella di Spalletti vincere il derby campano. L'ultima parola, in ogni caso, passa per il Viminale retto dal ministro Matteo Piantedosi. La Lega Serie A dovrà adattarsi. Dalla Prefettura di Napoli - infatti - hanno rilevato in sede di Comitato che lo slittamento è utile per avere una migliore organizzazione dell'ordine pubblico. Concentrare le due partite domenica, alleggerirebbe la pressione sulla città e nell'area di Fuorigrotta almeno nella giornata di sabato. E convogliare le forze dell'ordine tutte in una domenica che resterebbe comunque molto calda.

La Lega Calcio è a conoscenza di queste esigenze, ma attende che la decisione venga presa dal Casms che si riunisce quest'oggi. In questa cornice si è svolta ieri la riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, organismo del Viminale, dove la pratica per lo slittamento è stata istruita alla luce delle comunicazioni arrivate dalla Prefettura napoletana e dell'allerta che arriva da Napoli. La palla è passata al Casms - il Comitato per l'analisi della sicurezza delle manifestazioni sportive - composto sostanzialmente dalle forze dell'ordine. Saranno loro a dare il via libera, oppure no, allo slittamento della partita. 

L'orientamento è quello di posticipare il derby con la Salernitana, ma il mosaico da comporre è ampio e complesso. Perché dovrebbe inevitabilmente slittare anche la trasferta del Napoli a Udine, in programma per il momento martedì 2 maggio alle 20.45.

Si tratterà di uno slittamento a giovedì 4 e non a mercoledì 3 perché in questo giorno, peraltro, ci sarebbe stato un altro problema, non di poco conto: il pericolo che si incrociassero i tifosi napoletani e romani (la squadra di Mourinho gioca a Monza). Dopo gli scontri dell'8 gennaio, a Badia al Pino, sull'autostrada del Sole, l'Osservatorio ha evitato accuratamente il rischio di incroci delle due tifoserie rivali. Attore tutto tranne che passivo è la Lega Serie A presieduta da Lorenzo Casini. Il quale ha ribadito, in occasione della finale di Coppa Italia Primavera a Salerno, che in caso di motivi di ordine pubblico la «Lega è pronta ad adeguarsi». E solo il Casms può decretare questa necessità che serve alla Lega anche per parare il colpo che riceveranno le televisioni a pagamento perdendo ciascuna la propria esclusiva.

Aurelio De Laurentiis, patron degli azzurri, sposa in pieno l'idea di far giocare il derby domenica pomeriggio. Perché la festa-scudetto avrebbe come epicentro iniziale lo stadio Maradona. Al 90’ della gara con la Salernitana. Proprio come nel 1987 (con la Fiorentina) e poi nel 1990 (con la Lazio). E da lì, poi, svilupparsi nel resto della città. Danilo Iervolino, numero uno della Salernitana, ha preso una posizione neutrale, ovvero si affida alla decisione del Viminale. Il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, alza il muro e scrive al prefetto: «Non si può squilibrare il campionato. Comprendiamo i motivi di ordine pubblico ma vanno coniugati con aspetti di regolarità del campionato che devono essere salvaguardati: si sposti anche la partita con la Fiorentina». Gli ultrà della Salernitana chiedono che a essere spostata sia, invece, Inter-Lazio a sabato. 

La Lega Calcio sa che sarà complicato organizzare, poi, le gare successive. Insomma, vanno incastrate un bel po' di esigenze. Con le pay tv che pensano anche a come tutelare gli slot in esclusiva: ma è chiaro che anche Dazn, che aveva sia il match con la Salernitana (sabato alle 15) che quello con l'Udinese (martedì alle 20.45), dovrà adeguarsi alle esigenze. Il Maradona è tutto esaurito, come è facile da prevedere. Ci saranno almeno 52mila spettatori. Il club azzurro ha chiesto di poter mettere in vendita anche i biglietti del settore ospiti. Ma ieri la risposta della questura ha spento la speranza: perché il settore è aperto ai tifosi della Salernitana con fidelity card che non risiedono a Salerno e provincia. 

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Il Mattino