Il record negativo di presenze al San Paolo per una prima è lontano, 5.500 spettatori contro l'Ancona nel 2001, ma stasera l'impianto di Fuorigrotta non garantirà certo...
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Lo sa bene Sarri che in conferenza stampa ha promesso: «Dobbiamo metterci del nostro per far sì che vediamo un San Paolo pieno. È la squadra che deve trainare il pubblico». Un invito a far ricredere gli scettici sul suo lavoro e quello della squadra battuta all'esordio a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Non tira nemmeno la curiosità di non aver mai visto la squadra al San Paolo se non in tv. I concerti di Vasco Rossi e Jovanotti, infatti, hanno tenuto lontano il Napoli dall'impianto di Fuorigrotta per i necessari lavori di risistemazione del terreno di gioco. Sarri è stato così costretto ad emigrare in giro per l'Europa lasciando l'erba alla sua ricrescita naturale. Cavalca l'indifferenza un volantino apparso in città nel quale si legge l'invito a disertare lo stadio: «Società Sportiva Calcio Napoli non merita il tuo denaro. Diserta lo stadio». È spuntato un po' dappertutto in città facendo seguito ad una campagna di scritte e striscioni di contestazione che sono apparsi più volte durante l'estate. Sarebbe il secondo anno consecutivo in cui la prima giornata parte con una contestazione.
Anche nella passata stagione si arrivò ad un Napoli-Chievo (0-1) con le polemiche per la sconfitta nel preliminare Champions e una dura contestazione a De Laurentiis da parte delle due curve. Napoli alla terza sfida contro la Sampdoria in avvio di stagione. Non l'ha mai battuta. Maradona nella sua prima assoluta del 1984 non andò oltre il pareggio (1-1) segnando su rigore il primo gol dell'epopea partenopea. Nel 1993 la Samp di Mancini passò 2-1: striscioni di contestazione anche allora, quella volta diretti a Ferlaino. Da martedì poi terminerà la prelazione per confermare il posto ai vecchi abbonati (non varieranno i prezzi). Dilazione di tempi che per molti non ha favorito la vendita di nuovi ticket stagionali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino