Nessuno ci avrebbe giurato, forse. Eppure Maurizio Sarri ce l’ha fatta. Quando è arrivato a Napoli, in quell’ambiente ormai rotto dopo l'esperienza Benitez,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
De Laurentiis sa quanto è importante Maurizio Sarri nel suo progetto, conosce bene la dedizione con cui svolge il suo lavoro, lo studio maniacale dei dettagli e quei modi schietti e sinceri che sono subito piaciuti ai suoi ragazzi: è così che ha conquistato la loro stima. Ed ora non vuole rischiare: quella clausola, tanto voluta dalla stessa società, ora proprio non convince più. Otto milioni di euro il costo della rescissione del suo contratto, per un tecnico che al momento guadagna circa 1,6 milioni, ma che ne vale tanti di più. È per questo che il patron azzurro si è mosso verso la Toscana durante la sosta di gennaio, per parlare di quel contratto da rinnovare e di quella clausola da abolire. Perché intanto il Milan già sta col fiato sul collo.
Il club rossonero infatti, dopo l’esonero di Montella ha tutte le intenzioni di costruire un nuovo progetto: Gattuso sta facendo il possibile, ma c’è bisogno di un nuovo piano tecnico, e vista l’esperienza Sarri sarebbe la loro prima scelta, davanti ad Antonio Conte. Un gruppo di campioni non ben amalgamato che il toscano saprebbe gestire e far rendere al massimo, dando loro un gioco. Sarebbe dunque l’ideale per il club di Li Yonghong, che dopo i grandi investimenti fatti ora è alla deriva, in cerca di una vera guida. L'allenatore del Napoli sarebbe la bussola, ed è per questo che la società menenghina sarebbe disposta ad investire ancora pagando la clausola ed offrendo al mister un ricco contratto: un triennale da circa 3,6 milioni di euro più bonus con opzione per il quarto anno; circa il doppio dell’ingaggio attuale. Maurizio ci sta riflettendo, c’è tempo fino al 31 maggio, poi la clausola non avrà più valore. Il Napoli è una piazza che gli ha dato tanto, non la lascerebbe con facilità. Ma vuole garanzie tecniche ed economiche dal presidente, e dall’altra parte pare ci sia la disponibilità ad offrirle. Così gli azzurri sperano di non perdere la loro guida; il Milan però non molla la presa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino