Napoli-Spezia, la resa di Spalletti: «Non abbiamo saputo chiuderla»

Napoli-Spezia, la resa di Spalletti: «Non abbiamo saputo chiuderla»
È la notte in cui la carrozza ridiventa una zucca. Puf. L'incantesimo è svanito dopo appena tre giorni dal trionfo con il Milan. La disfatta con lo Spezia mostra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È la notte in cui la carrozza ridiventa una zucca. Puf. L'incantesimo è svanito dopo appena tre giorni dal trionfo con il Milan. La disfatta con lo Spezia mostra il volto peggiore di questo Napoli che torna coi piedi per terra (la frenata fa rientrare la Juventus nella corsa alla Champions: e il 6 gennaio c'è lo scontro diretto), tra i comuni mortali. Così Luciano Spalletti si blocca sul più bello e mentre tutti ne decantavano i pregi, vecchia storia: nemmeno le doti incantatorie del tecnico possono nulla, ora. Non vince più in casa. È la terza sconfitta consecutiva. E sono poche le cose a cui aggrapparsi per farsi coraggio dopo una notte così, contro un avversario che era agonizzante. No, non serve contare i tiri in porta (23) non serve piangersi addosso per l'autogol e per gli zero tiri nello specchio della porta dei liguri. L'umore di Spalletti è a pezzi. Parla con un filo di voce, quasi contrariato.

Spalletti, è stata una serata molto amara.
«Abbiamo perso una brutta partita, perché l'abbiamo condotta per lunghi tratti ma non siamo stati così bravi a chiudere delle azioni in area di rigore, non siamo stati bravi nella trequarti a fare delle giocate per entrare nella densità difensiva dello Spezia, errori tutte le volte che siamo arrivati in fondo all'area, poi ci siamo innervositi e non siamo riusciti a rimettere in gioco la partita. Chiaro che la chiusura delle azioni è mancata sempre, nel primo e nel secondo tempo, qualche palla importante per fare gol c'è stata, non siamo stati mai fortunati a trovare l'uomo libero sul cross.

Perché il cambio di Mertens?
«È stata una scelta tecnica, l'ho tolto, perché volevo la stessa struttura di squadra ma con un uomo più di peso in area di rigore. Non volevo creare più spazio per le ripartenze dello Spezia. Ho messo più fisicità, mi aspettavo di più nel secondo tempo».

Come ci si rialza dopo un ko così?
«Ora non possiamo far altro che andare a casa, ultimamente un po' di stanchezza l'abbiamo sofferta. Poi il morale è abbattuto, va rialzato quando ci rivedremo. In questo finale di campionato, qualche risultato storto c'è stato. Dobbiamo vincere con il gioco, non abbiamo la fisicità per andare a fare a sportellate con gli avversari finché manca Osimhen. Con lo Spezia ci è mancata la zampata e la fortuna nell'episodio in cui abbiamo preso il gol».

Ora il Napoli chi guarda, chi sta avanti o chi sta indietro?
«Se non vinci le partite che devi vincere, quelle dietro si avvicinano. E se non fai quello che devi fare ti montano addosso».

Le assenza servono a giustificare la sconfitta?
«È un momento particolare, se noi non giochiamo a calcio con velocità non possiamo fare molto. Per certi versi lo abbiamo fatto anche ieri, perché a lungo non ho visto male la mia squadra: è stato nell'ultima scelta che siamo venuti meno. Poi i minuti che passavano ci hanno fatto commettere errori tecnici che di solito non facciamo. Diventa difficile accettare questa sconfitta per quello che abbiamo fatto vedere».

39 punti nel girone di andata. Che classifica è?
«Nelle ultime gare abbiamo evidenziato che ci è mancata forza e prestanza fisica».

Il saluto di De Laurentiis?


«I calciatori erano con la testa giù. Ci ha fatto gli auguri per Natale. Le parole del presidente danno inizio alla reazione che poi servirà in campo e nelle partite quando torneremo dopo Natale».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino