La vittoria a Zurigo e soprattutto i tre gol segnati agli svizzeri hanno rinfrancato Ancelotti e risollevato il morale della squadra. Da molto tempo il Napoli non faceva...
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Ora gli azzurri sono attesi da un altro impegno significativo. Domenica sera al San Paolo scenderà in campo il Torino e i partenopei vogliono tentare di rimanere in gioco anche in campionato quanto più a lungo è possibile. Ancelotti, però, dovrà fare ora i conti con un organico non all'altezza della situazione e questo è un problema non da poco. Le cessioni di Rog e Hamsik, gli infortuni di Albiol, Younes, Verdi e Mario Rui non gli danno in questa fase della stagione la possibilità di effettuare quel salutare turnover che aveva caratterizzato la prima parte del campionato e gli impegni in Champions League. Con il Torino, dunque, l'allenatore sarà costretto a riproporre, per grandi linee, lo schieramento che si è visto a Zurigo. Da valutare le condizioni di Mertens che ieri sera non è andato neppure in panchina.
Oggi è stato il giorno dell'addio definitivo a Marek Hamsik, partito per la Cina dove comincerà una nuova avventura professionale e umana. Il calciatore, appena sarà possibile tornerà a Napoli per giocare una gara di saluto ai tifosi per i quali è stato un vero e proprio idolo per quasi 12 anni. «A Napoli - ha detto Hamsik parlando ai microfoni di Radio Kiss Kiss - lascio il cuore, amici, famiglia. Non sarà mai un addio ma un arrivederci. Tornerò sempre volentieri. L'unico rimpianto è non aver vinto lo scudetto. Eravamo vicinissimi al trionfo lo scorso anno e ci tenevo a vincerlo per i tifosi. Non ci siamo riusciti, purtroppo, per la forza della Juventus».
«Non vedo l'ora di iniziare questa avventura - ha concluso lo slovacco -. Per me sarà tutto nuovo: la cultura, la gente, il cibo. C'è tanta curiosità da parte mia». Infine una promessa ai tifosi partenopei: «Mi organizzerò con il Napoli anche perché non vedo l'ora di tornare al San Paolo per abbracciare i tifosi. Voglio solo ringraziare De Laurentiis che mi ha dato il via libera per partire senza dimenticare Ancelotti e Giuntoli. Ringrazio tutti». «Per scrivere la lettera di saluto - ha concluso - c'ho messo 2-3 giorni. Lì dentro c'è tutto quello che sentivo. Posso solo ringraziare i tifosi, mi hanno trattato come uno di famiglia. Avrò Napoli sempre nel cuore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino