Gol per tutti i gusti e pesanti intrusioni sentimentali. Sono tutti lì, a Castel Volturno, uno vicino all'altro: il passato (Gabbiadini), il presente (Mertens) e il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Insomma, a meno del prezzo di Higuain, De Laurentiis e Giuntoli hanno costruito un intero reparto. L'attacco low cost è un capolavoro, se si pensa alle cifre che girano per i top player: alla fine persino Milik è stato un affare d'oro. Ora il polacco vale già più dei 32 milioni spesi a luglio. E questo nonostante l'infortunio (nel caso, chiedere al Real Madrid che già a settembre lo aveva iniziato a seguire).
L'arma in più di Sarri sarà avere a disposizione questa banda di bocche di fuoco pronte all'uso. Ovvio, Gabbiadini sarà ancora disponibile domani e magari con il Milan ma per fine gennaio andrà via. Ma tra Mertens, Milik e Pavoletti, Sarri avrà solo l'imbarazzo della scelta. Col Pescara, domani, non c'è alcuna voglia di fare esperimenti: il girone di ritorno va iniziato col piede giusto e quindi al centro del tridente azzurro ci sarà ancora Mertens. D'altronde Pavoletti è alle prese con un discreto lavoro di richiamo atletico: andrà in panchina e sarà curioso vedere se in campo, nella ripresa, toccherà prima lui o Gabbiadini. Mertens, al momento, è intoccabile. E solo quando Milik sarà al top le convinzioni di Sarri potranno traballare. Il belga è il capocannoniere degli azzurri (11 gol) seguito da Callejon (7) e Insigne e Hamsik (5). Ieri a Castel Volturno, in ogni caso, c'è stato un lungo applauso quando Milik è tornato a lavorare con il resto della squadra: ha fatto quasi tutto l'allenamento assieme ai compagni. Soltanto la fase di riscaldamento è stata differente e la svolta per conto suo: poi il ritorno nel gruppo, con una seduta tecnico-tattica diretta proprio da Sarri. Il tecnico azzurro gli ha risparmiato la partitella a campo ridotto, tanto non c'è nessuna fretta. Mentre Pavoletti ha brillato nella sfida in famiglia dove il vero avversario erano le forti folate di vento che hanno reso complicatissimo l'allenamento di ieri.
Sarri ha mostrato alla squadra un lungo dvd sul Pescara. Sottolineando che sarebbe un guaio non affrontare gli ultimi in classifica senza avere le giuste motivazioni. Una panchina piena zeppa di talenti, quella di domani pomeriggio, con Sarri che avrà il compito di dirigere il traffico e di disciplinare l'accesso in attacco: Mertens, con un vero numero 9, potrà anche ritornare sulla fascia sinistra, dando un po' di respiro a Insigne. D'altronde, in attacco è un Napoli delle meraviglie con Sarri che viaggia al ritmo folle di oltre 80 gol in campionato. È arrivato a 42. Nelle ultime 5 in serie A ha segnato 18 reti: mostruoso. Solo una volta, nella sua storia lunga 90 anni, il Napoli ha segnato così tanto dopo 19 partite: nella stagione 87-88 e allora come oggi le reti sono state 42. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino