Stadio San Paolo, i nuovi tabelloni solo dopo la fine delle Universiadi

Stadio San Paolo, i nuovi tabelloni solo dopo la fine delle Universiadi
Al San Paolo si lavora a ritmo serrato, lo stadio dovrà essere un gioiello per l'inizio delle Universiadi, il 3 di luglio, e lo sarà certamente. Secondo le...

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Al San Paolo si lavora a ritmo serrato, lo stadio dovrà essere un gioiello per l'inizio delle Universiadi, il 3 di luglio, e lo sarà certamente. Secondo le previsioni e le parole di chi organizza la manifestazione, ci saranno anche due schermi giganti ad altissima risoluzione, però i documenti dicono che non sarà così. A leggere il cronoprogramma ufficiale dei lavori, i due tabelloni saranno definitivamente collaudati il 15 di luglio, peccato che le Universiadi si concludano il 14 di luglio.


Mercoledì scorso è stato reso pubblico il documento ufficiale, validato dalla Comune di Napoli, sulle caratteristiche e sui tempi di realizzazione dei maxischermi che dovranno essere installati alla piscina Scandone e al San Paolo. Si tratta di uno di quei giganteschi documenti che nessuno riesce a leggere nella loro interezza: in totale 63 allegati densi di schede tecniche e dettagli di costruzione che abbatterebbero il più tenace degli amministratori.

Nel bel mezzo della valanga di allegati c'è anche il cronoprogramma degli interventi, ne vedete l'ultima porzione sopra il rendering pubblicato in questa stessa pagina. Sicuramente quel documento non sarà stato letto nella riunione di Palazzo San Giacomo che ha validato il progetto: in quelle pagine c'è scritto che la realizzazione della parte più tecnologica della struttura del San Paolo, gli schermi giganti, prenderà il via nel giorno in cui verranno inaugurate le Universiadi e che la consegna definitiva dopo il collaudo, avverrà a manifestazione conclusa.
 
La notizia coglie di sorpresa Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli: «Io so per certo che si lavora alacremente anche alla realizzazione degli schermi, non conosco nel dettaglio i documenti ma ho la certezza che sarà tutto a posto prima della cerimonia di apertura delle Universiadi», dice con certezza. Di fronte all'ufficialità di quel documento che attesta la conclusione differita dei lavori ai maxischermi, Borriello offre una spiegazione: «Si tratta certamente di un errore materiale nella compilazione del cronoprogramma. Del resto un errore può essere concesso a chi lavora con tanta intensità. Lo ripeto, quelle strutture ci saranno e verranno utilizzate durante le Universiadi».

A questo punto il dubbio è d'obbligo: non è consentito dubitare delle parole dell'assessore Borriello ma, allo stesso tempo, non è possibile dubitare nemmeno dei documenti ufficiali del progetto, da che parte sta la ragione?

I due maxischermi costeranno poco meno di 360mila euro, saranno dotati di tecnologia di ultima generazione, le immagini saranno visibili senza problemi di giorno e a notte fonda, avranno una nitidezza mai vista prima.

Non saranno sistemati nelle curve ma avranno comunque una posizione speculare. Il montaggio avverrà nell'ultimo anello della tribuna al confine con la curva B e nella stessa posizione dei distinti al confine con la curva A: saranno sistemati immediatamente sotto la copertura e cancelleranno una decina di file di seggiolini che saranno eliminati dagli spalti.


Non saranno perfettamente identici: quello sistemato in cima alla tribuna sarà leggermente più grande, dotato di 23 pannelli differenti, affiancati e sovrapposti su 13 file. Quello dei distinti avrà in totale 19 pannelli disposti su undici file. I giganti al led pesano circa 50 quintali l'uno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino