Hanno accolto ognuno degli undici azzurri con un urlo assai poco gradevole: «scimmia». Così, giusto come cocktail di benvenuto. Pensate alla scena, con lo...
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E si lascia andare quando quei cori contro di lui non cessano neppure con la partita terminata. E tirano in ballo la mamma. A quel punto si sbatte la mano sul petto, lì dove c'è il cuore, per l'appunto. Una, due, tre volte. Lo stadio fischia. A lui non importa. Lo rifà. Ancora un'altra volta. Più gli ultrà fischiano e più lui ripete il gesto. Fino all'ultimo metro che resta in campo. Come a voler dire: Napoli è nel mio cuore. Tra i migliori in campo, ancora una volta. Forse il migliore. E ancora una volta al Bentegodi, anche se non ha fatto gol. Fischiate pure, tanto Insigne non si fa certo scoraggiare.
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Il Mattino