La scaramanzia di De Laurentiis: vedrà il match del Napoli da Capri

La scaramanzia di De Laurentiis: vedrà il match del Napoli da Capri
Il presidente De Laurentiis non sarà questo pomeriggio al San Paolo. Niente Napoli-Verona in tribuna d'onore. «Qualche impegno preso in precedenza non me lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il presidente De Laurentiis non sarà questo pomeriggio al San Paolo. Niente Napoli-Verona in tribuna d'onore. «Qualche impegno preso in precedenza non me lo permette» dice il patron. Ma poi, incalzato, sussurra: «Me ne vado a Capri, ho scoperto che ultimamente mi porta più fortuna starmene sull'isola davanti al televisore, quindi ripeto questo rito visto che il tempo è buono e che vale la pena spendere un'altra giornata ai Faraglioni».

 
Non gli fa eco la moglie Jacqueline, al suoi fianco ieri all'Istituto di cultura meridionale presieduto dall'avvocato Gennaro Famiglietti per commemorare lo zio Dino De Laurentiis a cento anni dalla nascita. «Avrei preferito andare al San Paolo, vivere la partita allo stadio è tutt'altra cosa - ha detto la consorte - ma se il presidente ha deciso così, mi tocca seguirlo a Capri...».

Il giovedì dedicato al Napoli, ieri è toccato alle cose di cinema. «Non saprei più cosa dirvi sulla squadra, speriamo di vincere contro il Verona e poi ne riparliamo. Cinema e calcio sono la mia vita, anche zio Dino era un grande appassionato però lui aveva un debole per l'Inter. Mentre papà mi spingeva fortemente a tifare per il Napoli: ricordi affettuosi e indelebili di anni addietro, quando si vedevano insieme le partite in televisione a Los Angeles. Era una guerra continua, lo zio a tifare Inter, io e papà per il Napoli».

Cinema e calcio nella vita di Aurelio, anche se in campo lavorativo l'incrocio è avvenuto soltanto una volta. «Ho girato Tifosi, che ha avuto un discreto riscontro. Non so se oggi produrrei un'altra pellicola del genere. Se lo facessi, il titolo sarebbe: La vita non è una partita di calcio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino