Nazionale, Di Biagio: «Il mio futuro non è la priorità. Buffon qui per giocare non solo aggregare»

Nazionale, Di Biagio: «Il mio futuro non è la priorità. Buffon qui per giocare non solo aggregare»
«Certo che mi sto giocando qualcosa, ma non è la priorità. Ora abbiamo altri tipi di problemi, dobbiamo rilanciare la Nazionale». Sono le parole del ct...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Certo che mi sto giocando qualcosa, ma non è la priorità. Ora abbiamo altri tipi di problemi, dobbiamo rilanciare la Nazionale». Sono le parole del ct della Nazionale Luigi Di Biagio chiamato a guidare gli azzurri per le prossime amichevoli contro Argentina e Inghilterra. «Sono un uomo federale da 8 anni. Devo sfruttare al massimo l'occasione e in cuor mio spero di mettere in difficoltà i vertici federali».


«Buffon è un monumento, è qui per aggregare ma anche per giocare, per dare il valore aggiunto a questo gruppo in campo e fuori». Con queste parole Luigi Di Biagio ha spiegato la chiamata e la presenza del capitano azzurro a questo raduno a Coverciano, il primo dopo il flop alle qualificazioni mondiali. «Gigi giocherà una o due partite, adesso non so, valuterò nei prossimi giorni - ha proseguito il ct azzurro - Non mi interessa sentir parlare di rottamazione, io prendo le mie decisioni in base a qual che vedo, non a quel che leggo. Vediamo cosa succederà quando Buffon smetterà, comunque qui ci sono due portieri bravissimi pronti a rubargli il posto, mi riferisco a Perin e a Donnarumma che conosco molto bene, non sarà qualche errore commesso a sminuire il loro valore e la loro crescita».


«Alcuni giocatori si devono ritrovare, Insigne è già una certezza. Jorginho e Verratti per me possono giocare anche insieme. Per Balotelli non è una chiusura definitiva, ho semplicemente visto, valutato e fatto la mia scelta, giusta o sbagliata che sia l'ho fatta ritenendola la migliore per il bene della squadra e del gruppo». Così Gigi Di Biagio motivando l'esclusione dell'attaccante del Nizza per il primo raduno ufficiale del 2018 della Nazionale. «I numeri, parlo in generale e non solo riguardo Mario, sono molto importanti ma poi - ha continuato il ct azzurro - devono essere conditi da determinate prestazioni. Motivazioni politiche dietro la sua mancata convocazione? Dal punto di vista del comportamento lui non ha fatto nulla e continuerò a seguirlo come ho fatto finora». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino