Il team napoletano King Sport alla finale Neymar Jr's Five a Doha

Il team napoletano King Sport alla finale Neymar Jr's Five a Doha
Spettacolo e adrenalina pura. Si è concluso martedì 24 maggio con la finale mondiale il Neymar Jr’s Five, il torneo organizzato da Red Bull che porta il...

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Spettacolo e adrenalina pura. Si è concluso martedì 24 maggio con la finale mondiale il Neymar Jr’s Five, il torneo organizzato da Red Bull che porta il nome della stella brasiliana del Psg. Nella notte calda e umida alla Qatar Foundation, 57 squadre da tutto il mondo sono arrivate a Doha per contendersi la vittoria finale. Ad attenderli c’era Neymar Jr, che ha voluto godersi le finali prima di consegnare personalmente i trofei e invitare le squadre vincitrici a tornare in campo per una partita contro di lui e i suoi amici. «Dopo una lunga pausa, è davvero speciale riavere questo torneo - ha dichiarato l’attaccante brasiliano Neymar Jr al suo arrivo nella sede della Qatar Foundation - Sono incredibilmente orgoglioso e voglio congratularmi con tutti coloro che hanno partecipato alla finale mondiale di quest'anno».

I tre campi da gioco sono stati ricchi di spettacolo e agonismo, non solo per la possibilità di vincere un premio unico nella vita, ma anche per il formato unico della competizione: non ci sono portieri e ogni volta che una squadra segna, l'avversario perde un giocatore. Le partite durano 10 minuti, o finché una squadra non perde tutti e cinque i giocatori.

A rappresentare l’Italia i ragazzi napoletani del team “King Sport”, che si sono guadagnati il viaggio vincendo il torneo italiano. «Per noi è stata un’esperienza unica, ce ne rendiamo conto più ora, perché lì eravamo concentrati sulle partite; abbiamo rappresentato l’Italia ed è stato bellissimo. Giocare in questa location con tanto pubblico è stato davvero stupendo – afferma Fabiano Di Scala, capitano dei King Sport – All’interno della struttura universitaria abbiamo conosciuto i vari team, soprattutto con i ragazzi del Brasile abbiamo creato un rapporto solido, ma anche con Corea e Georgia: è stato come vivere in un campus, non c’erano tensioni nonostante fossimo avversari: direi una grande lezione di sport». I vincitori italiani non sono riusciti ad arrivare in finale ma «Brasile e Olanda erano di un altro livello e le abbiamo incontrate nel girone: avevamo capito subito fossero candidate alla vittoria finale” – ha proseguito il capitano dei King Sport – È stato un peccato non poter avvicinare Neymar, sarebbe stato possibile se fossimo arrivati in finale, ma abbiamo dovuto giocare contro avversari troppo forti».



La categoria mista e femminile sono state vinte entrambe dal Brasile, al termine di due finali emozionanti e combattute fino all’ultimo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino