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Un lungo comunicato per dichiarare conclusa l'esperienza alla guida della Nocerina. Questa mattina la proprietà del club rossonero ha definitivamente detto stop, consegnando il titolo al sindaco Paolo De Maio. Tra le tante affermazioni discutibili pubblicate nella nota, spicca una evidentissima contraddizione.
Gli attuali proprietari Giancarlo Natale e Raffaele Scalzi affermano inizialmente di «cedere gratuitamente l'intero capitale sociale della società», salvo poi far riferimento a «validi acquirenti per il rilevamento della società».
Nel resto del comunicato gli attuali detentori delle quote sociali di fatto attribuiscono l'origine di questa scelta a una serie di responsabili, tra cui non figurano loro stessi. Si parla infatti di «condizioni sfavorevoli della piazza, il mancato rispetto degli impegni da parte di sponsor e precedenti gestori della società». Con l'ulteriore accusa all'ambiente circostante che, nelle parole degli attuali proprietari della Nocerina, «non ha saputo e voluto comprendere tale progetto e ha privato i finanziatori di quel clima di serenità e supporto che il progetto invece richiedeva».
L'unico mea culpa riguarda «errori di valutazione su membri dello staff sui quali era stata riposta totale fiducia, ma che purtroppo in pochi mesi hanno creato problemi gestionali. Gli attuali soci riconoscono questi errori e sono rammaricati di aver riposto questa fiducia». Praticamente anche questo un mea culpa a metà, visto che sarebbero stati appunto questi membri dello staff a indurli in errore.
Dunque, dallo slogan “Stamm turnann” preso in prestito dalla serie Gomorra nel corso della prima, teatrale conferenza stampa dei nuovi proprietari americani della Nocerina, si è passati in pochi mesi a un tragicomico “Ce ne stamm' jenn'”, che impedisce al momento di ipotizzare nuovi scenari per il futuro del sodalizio rossonero.
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Il Mattino