Nessuno dirà mai ad Ancelotti che la sua crociata anti-razzismo è esagerata. Ma il capo della Polizia, Franco Gabrielli, intervenendo ieri all'inaugurazione...
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CORTO CIRCUITO
Non è semplice uscirne fuori, tra un vice premier che dice che le gare non debbano essere sospese, la Uefa che invita al rispetto del protocollo e il Napoli che ribadisce la posizione rigida a ogni costo. Ieri Matteo Salvini non ha fatto marcia indietro, nonostante la presa di posizione del sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti. «Il Napoli non fa bene a fermarsi perché lascia uno sport bello come il calcio in mano a pochi violenti e pochi deficienti». Il ministro dell'Interno è esattamente dalla parte opposta in questo corto circuito in cui bene ha fatto la Figc a rimanere fuori. «Condivido le parole di un campione come Seedorf: la risposta non deve essere la chiusura ma devono essere gli applausi del 99% dei tifosi per bene». Gli ululati razzisti, sono una vergogna per il genere umano, un cancro che il calcio deve estirpare con il coraggio di gesti estremi, e denunce. E la Fifa, dopo la Uefa, fa sapere che i campi di calcio della serie A non sono zona franca. «La nostra posizione rimane invariata: qualsiasi forma di razzismo e discriminazione all'interno o all'esterno del campo è totalmente inaccettabile e non ha posto nel calcio. Bisogna rispettare il protocollo». A tal proposito, il 28 gennaio la Figc eliminerà uno degli step previsti, ovvero il richiamo dello speaker. Il sindaco de Magistris non ha dubbi: «Salvini pensi a non andare ad abbracciare un pregiudicato per vicende attinenti allo stadio. Sostengo la posizione del Napoli».
TRASFERTE VIETATE
Napoli-Lazio di domenica 20, esattamente come avviene da 4 anni, si giocherà senza tifosi ospiti, segno che il calcio tra le due città continua a proporre un serio problema di sicurezza. La decisione deve essere ancora ufficializzata. Stessa cosa per Milan-Napoli, che resta in notturna sabato 26 ma con divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Campania. Gli scontri del 26 dicembre lo impongono. Ormai la stagione del dialogo, della tolleranza con riserva con gli stadi aperte e le trasferte permesse, subisce una netta restrizione. Genoa-Milan è anticipata alle 15 di lunedì, il monday-night alle 21 sarà Juve-Chievo. E su questo, Salvini la spunta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino