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Game over. Termina a gara-cinque della semifinale playoff del campionato di A2 la stagione della Givova Scafati, sconfitta 73-70 al palasport di Udine, che affronterà la Gevi Napoli in finale per la promozione a partire da domenica prossima. Match equilibrato e combattuto fino alla fine e deciso solo da episodi. Onore a Scafati uscita dal campo a testa alta, dopo aver quasi riacciuffato Udine nel finale. Il patron Nello Longobardi: "E’ stata una serie combattuta, fatta di cinque battaglie tra due squadre forti. Onore a Udine, che si è aggiudicata meritatamente la finale. Complimenti alla nostra squadra, perché ha disputato un campionato ed una semifinale bellissima, persa solo all’ultimo sprint. Faccio i complimenti agli atleti, a coach Finelli ed allo staff tecnico, al g.m. Guastaferro e a tutti coloro che si sono resi protagonisti di una stagione esaltante, avvincente e sfortunata. Sono sinceramente orgoglioso di tutti". Il coach Alessandro Finelli: "Non è facile trovare le giuste parole dopo una gara cinque come quella appena disputata. Voglio fare i complimenti ai ragazzi, che dal punto di vista dell’agonismo e della voglia di combattere non ha mai mollato un centimetro. Siamo partiti molto forte, disputando la migliore partita in trasferta tra le tre della serie, ma siamo stati penalizzati dalle percentuali al tiro. Dal punto di vista della gagliardia, c’è da togliersi il cappello. Ho allenato un gruppo sempre coeso. La qualità dei nostri uomini deve rendere orgoglioso il popolo scafatese, al di là della sconfitta contro una Udine che ha avuto qualcosa più di noi. Un ringraziamento va ai giocatori, allo staff e alla società, che ci ha messo sempre nelle migliori condizioni per poter lavorare serenamente. Peccato non aver conquistato una finale che forse avremmo meritato, ma abbiamo sempre onorato la maglia, con grande senso di unità, aggressività e applicazione difensiva, anche nelle sconfitte".
Il Mattino