Osimhen, Napoli respinge le offerte: «Victor resta qui, è il nostro futuro»

Osimhen, Napoli respinge le offerte: «Victor resta qui, è il nostro futuro»
Telefonate, messaggini. E null'altro. È un assalto, alla stella nigeriana. Dalla Premier e dalla Liga. Perché il Napoli è stato chiaro con tutti: non...

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Telefonate, messaggini. E null'altro. È un assalto, alla stella nigeriana. Dalla Premier e dalla Liga. Perché il Napoli è stato chiaro con tutti: non perdete tempo, perché per meno di cento milioni neppure ci sediamo per parlare della cessione di Victor Osimhen. Ed è la risposta che è stata data agli emissari dell'Arsenal, che hanno provato ad avere un appuntamento, con base di partenza circa 60 milioni. Una distanza siderale con quella che è la valutazione che il Napoli dà dell'attaccante. De Laurentiis non vuole perdere tempo né farlo perdere: non considera l'addio di Osimhen come una priorità, anzi il futuro porta il suo nome e, dunque, per darlo via deve arrivare davvero l'offerta che «non si può rifiutare». Dunque: cento milioni di euro. Anche chi cura gli interessi del ragazzone nigeriano è a conoscenza delle idee del Napoli, il ds Giuntoli le ha ribadite. Il che aiuta a non farsi illusioni nelle varie tentazioni che, ovviamente, piovono sul tavolo. E così ovvio che per tutti la risposta è sempre la stessa: «Grazie per l'interessamento, ma il Napoli ci ha detto che non fa sconti». Ed è la verità. Il club azzurro non pensa a un'asta, questa non è una strategia per spuntare un prezzo più alto. Osimhen è incedibile. A meno che non arrivi l'offerta monstre. Un ragionamento che è uguale a quello di tutti i club: impossibile resistere a una eventuale offerta di questo tipo. Quei cento milioni sono una sorta di clausola: chi per primo li offre, si porta a casa Osimhen. D'altronde, come dire di no a una cifra del genere visto che appena due anni fa Victor è stato messo a bilancio per 80 milioni di euro (con gli inserimenti dei vari calciatori baby)?

Come per Higuain, anche per Osimhen c'è il piano B: ovvero, il Napoli non si farà cogliere di sorpresa. A De Laurentiis e Giuntoli piace Armando Broja del Chelsea: fisico da corazziere, è alto 1,91 cm, Broja è stato già vicino alla serie A l'estate scorsa ma alla fine l'Udinese preferì Beto. I ragionamenti di questa estate sono simili un po' da tutte le parti: bisogna fare in fretta, perché a Ferragosto si va in campo. Anche Luciano Spalletti, che ogni giorno si sente con il presidente e il direttore sportivo, spinge per avere il gruppo al completo fin da Dimaro anche se sa che è difficile avere certezze di questo tipo. In ogni caso, su una cosa vuole avere le idee chiare: i portieri. Visto che la scelta è caduta su Meret, pronto il rinnovo per cinque anni, serve solo un vice e il nome è quello di Salvatore Sirigu. Pronto ad accettare un anno di contratto, anche se il nazionale chiede almeno un biennale. Ed è qui uno degli intoppi di questo momento.

Al telefono, anche dal mare, si possono fare tante cose: non c'è bisogno di presenziare nella fasi interlocutorie delle trattative. Il Brighton e il Napoli si stanno già scambiando le bozze per il trasferimento di Leo Ostigard, il difensore centrale che lo scorso anno ha giocato con il Genoa: balla ancora qualche clausola legata a una eventuale cessione futura, ma il grosso dell'operazione è stato definito. Anche perché Ostigard sogna il riscatto in Italia dopo la retrocessione. Ostigard non è legato, ovviamente, al destino di Koulibaly: anche qui difficile che possa succedere qualcosa in queste settimane, anche perché il Barcellona, che pure lo ha tentato, è sparito per via del crac economico che rischia di travolgerlo. L'impressione è che, senza fretta, magari a partire da luglio, si proverà a trovare una intesa per il prolungamento del contratto. Ora guadagna 11 milioni lordi all'anno. De Laurentiis non avrebbe problemi a fargli iniziare, come con Insigne, la stagione in scadenza. Al contrario di Fabian Ruiz: lo spagnolo, dopo aver detto no all'ennesima proposta di rinnovo, deve darsi da fare perché se non porta l'offerta da 30 milioni, resta in azzurro e (senza firma) rischia di finire ai margini del progetto. Esattamente come è successo con Milik. Gli agenti, che aspirano al Real e all'Atletico Madrid, sono stati avvisati: se non va via, deve rinnovare. Un po' i problemi di tutti, in questi giorni di giugno: i nodi ce li hanno da ogni parte, in serie A. Tutti sognano nuovi contratti per diventare più ricchi, mica solo quelli del Napoli. Poi, magari, ci si accontenta di quello che si ha. Come per Matteo Politano: si, vero, Spalletti lo ha messo da parte nell'ultima parte del campionato. Ma non pare ci siano delle offerte per l'ex interista. O almeno, al Napoli non è arrivato nulla. È lungo, molto, il mercato. Gattuso non farà sgarbi al Napoli: dunque, se Demme non è in vendita, non sarà lui a cercarlo. Lo stesso vale per Politano. Per Mertens, lo stallo è totale, dopo l'offerta via mail da 4 milioni di euro per restare un altro anno. L'Udinese non vuole Ounas e non accetta che possa essere inserito nell'operazione Deulofeu: solo cash, come è abitudine della cara bottega dei Pozzo. Lo spagnolo, nel frattempo, si gode le vacanze: ha il sì con il Napoli e non accetta la corte di altri club. Almeno per un'altra ventina di giorni. Il club azzurro deve dar via Ounas per liberare una casella. C'è la fila per Gaetano: ma Giuntoli ha spiegato a tutti che resta al Napoli. 

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Il Mattino