Paganese, il ritorno di D'Eboli: «Questa è casa mia»

Paganese, il ritorno di D'Eboli: «Questa è casa mia»
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Sei anni dopo rieccoli insieme, Raffaele Trapani e Cosimo D'Eboli. Accanto a loro il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, e l'assessore allo Sport Pietro Sessa. Con quest'ultimo D'Eboli scherza: "Quando sono arrivato qui, eri un ragazzino", alludendo al fatto che sono ormai circa vent'anni che l'esperto dirigente è legato agli azzurrostellati. Una parentesi di lontananza di sei anni, per poi riabbracciare di nuovo la Paganese perchè - ha detto Trapani - "è stato lui a portarmi in questo mondo e battaglieremo insieme per toglierci soddisfazioni". D'Eboli è chiamato ad un'impresa, cioè quella di stringere i tempi e allestire una rosa dignitosa in poche settimane, perchè fra un mese sarà già finita la prima giornata di campionato: "Torno con grande entusiasmo, vengo da un campionato vinto a Messina, ma questa è casa mia. Negli anni col presidente siamo rimasti sempre in perenne contatto, da due giorni mi sono gettato a capofitto in questa avventura e spero di compiere meno errori calcistici rispetto alla prima esperienza qui, dove pure abbiamo vinto tanto". 

Tra proclami più o meno di circostanza, Trapani ha trovato anche il tempo per chiarire la posizione della Paganese: "In questo momento non abbiamo un accordo con l'Agenzia delle Entrate, lo abbiamo cercato da ottobre e ci siamo visti recapitare il diniego solo nell'ultimo giorno utile per l'iscrizione. Pensavamo e pensiamo di essere nel giusto, perchè la situazione è simile a quella del 2016 e all'epoca il Tar ci riammise: non ho capito perchè la Covisoc e il Consiglio Federale non l'abbiano fatto. Ringrazio i professionisti che si sono prodigati per far valere le nostre ragioni, spero che riusciamo a trovare un accordo con l'Erario perchè i nostri debiti vogliamo onorarli", le parole del patron azzurrostellato.

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Il Mattino