La pagella | Insigne geniale, muro Koulibaly

La pagella | Insigne geniale, muro Koulibaly
7 Rafael. Una parata finalmente decisiva, quella su Florenzi nel secondo tempo: attento nella respinta sul primo palo. Più sicuro nelle uscite alte, in un’occasione travolge...

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7 Rafael. Una parata finalmente decisiva, quella su Florenzi nel secondo tempo: attento nella respinta sul primo palo. Più sicuro nelle uscite alte, in un’occasione travolge addirittura anche Maggio. Migliora la mira sui rinvii lunghi di piede per avviare le veloci ripartenze sugli esterni d’attacco.




7 Maggio. Torna ad essere devastante con le sue volate sulla fascia destra, annulla sia Gervinho che Florenzi, i due esterni della Roma che si alternano dal suo lato. Intesa perfetta con Callejon, si lancia nello spazio con i tempi giusti e arriva il cross. Regge l’urto in fase difensiva, utile anche di testa.



7 Albiol. Sbaglia un appoggio semplice nel primo tempo rischiando un pericoloso break della Roma. L’unico neo dello spagnolo che è bravo a tenere alta la linea difensiva e a chiudere alla disperata su Gervinho. L’atteggiamento più intenso di tutto il Napoli giova anche a lui: in crescita rispetto alle ultime prove.



8 Koulibaly. Sinceramente mostruoso, insuperabile, un muro, respinge tutto, non fa passare neanche uno spillo. Va in anticipo, salta di testa, contrasta con energia non concede nulla agli attaccanti della Roma, da Totti a Destro. E poi la fantastica cavalcata con assist a Callejon è l’immagine della sua prova super.




7.5 Ghoulam. In crescita anche l’algerino, finalmente deciso in fase difensiva, libera di testa un paio di situazioni pericolose e ci mette il massimo dell’energia per contrastare al meglio Florenzi e Gervinho, che si alternano dal suo lato, e nel finale Iturbe. In grande crescita di condizione anche atletica.




7 David Lopez. Lo spagnolo è la barriera di protezione perfetta per la linea a quattro difensiva di Rafa. Va ad accorciare su Pjanic e non gli concede nulla dei suoi numeri geniali. Grande intensità nel pressing, recupera una quantità industriali di palloni e contribuisce in maniera essenziale a tenere la squadra sempre corta.



7.5 Jorginho. Una prestazione di spessore altissimo, sbaglia pochissime giocate. Svolge al meglio la doppia fase, inseguendo Totti e all’occorrenza perfino Gervinho. Ma soprattutto verticalizza con grande naturalezza. Gioca benissimo tra i due di centrocampo e svolge al top nel finale il ruolo di vice Hamsik.



7.5 Callejon. Frenato prima dalla traversa e poi da un salvataggio sulla linea della difesa romanista. Al terzo tentativo fa centro sfruttando al meglio l’assist di esterno di Higuain. Ottavo gol in campionato, si conferma capocannoniere della serie A, vola sulla fascia, si trova ad occhi chiusi con Maggio.



7 Hamsik. Lo slovacco danza sul pallone come ai bei tempi, trova una scarsa opposizione in Keita e affonda con disinvoltura sulla trequarti. Gioca rapido a un tocco e lavora molto in fase di non possesso abbassandosi spesso fino a centrocampo. Un suo tiro fermato solo dalla traversa. Esce quando non ha più energie.



7.5 Insigne. Il napoletano è in un momento di forma straordinario. Incontenibile, va via in dribbling, fa impazzire Torosidis, ricama palloni per i compagni d’attacco, da una sua giocata nasce il primo gol di Higuain. Spaventa due volte De Sanctis, non molla mai. In forma nazionale: merita la chiamata di Conte.



7.5 Higuain. Un gol e un assist. Torna decisivo dopo il rigore sbagliato a Bergamo. Suo anche l’appoggio a Hamsik nell’azione della traversa colpita dallo slovacco. L’argentino s’impegna moltissimo nel pressing, ci mette grinta e mestiere. La mezza girata è un colpo da campione che non dà scampo a De Sanctis.



7 Gargano. L’uruguaiano conferisce il tasso d’adrenalina giusto nel momento più importante e cioè quando la squadra accusa un calo normale dopo un’ora su ritmi vertiginosi. Gioca con la mascherina protettiva allo zigomo e comincia a conquistare palloni su palloni. Applauditissima una sua incursione.



7 Mertens. Il belga dà un contributo importante nello spezzone di partita finale giocato al posto di Insigne perché con le sue giocate tiene in apprensione la difesa giallorossa. Si esalta in ripartenza negli spazi e si sacrifica nel lavoro di rientro sulla fascia. Partecipa al trionfo azzurro con una prova positiva.



8 Benitez. Il miglior Napoli dell’anno e tra i migliori di tutta la sua gestione. Una partita perfetta sia in attacco che in difesa. Gli azzurri mettono paura alla Roma ad ogni affondo offensivo e non concedono neanche una palla gol ai giallorossi. Stravince la sfida a distanza con Garcia. Il Napoli è perfetto in ogni zona del campo e riesce a mantenersi corto dall’inizio alla fine. Partenza a mille all’ora e poi intensità e ritmo alto per tutta la partita. Una prova veramente sontuosa.
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Il Mattino