Paralimpiadi, altri tre ori dal nuoto: Bebe Vio d'argento con la squadra

Paralimpiadi, arrivano altri 3 ori dal nuoto. Fioretto femminile (con Bebe Vio) "solo" d'argento
Non si ferma neanche l'Italia paralimpica, che nella quinta giornata dei Giochi di Tokyo 2020 aggiunge altri metalli al medagliere, qualcuno anche di color...

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Non si ferma neanche l'Italia paralimpica, che nella quinta giornata dei Giochi di Tokyo 2020 aggiunge altri metalli al medagliere, qualcuno anche di color oro. 

Le medaglie di oggi

È dorata infatti la medaglia di Simone Barlaam, che regala un'altra gioia al nuoto e allo sport azzurro vincendo la 50 metri stile libero in 24'' e 71 centesimi (categoria S9) davanti al russo Denis Tarasov (24” e 99) e allo statunitense Jamal Hill (25” e 19).

Si aggiudica il metallo più prezioso anche Arjola Trimi, che trionfa nella 50 metri dorso (categoria S3) in 51'' e 34 centesimi. La nuotatrice milanese domina la gara, lasciando la britannica Challis addirittura alla distanza siderale di circa 4 secondi. 

È un argento che diventa oro invece quello della 4x100 di nuoto azzurra, che con la squadra composta da Xenia Francesca Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi e Alessia Scortechini, si classifica seconda in gara ma si avvantaggia della squalifica di Team Usa per mettersi al collo il terzo primo posto di giornata per la delegazione azzurra. La stessa Terzi si è presa anche l'argento nella gara dei 400 metri stile libero femminile S7, mentre Carlotta Gilli ha preso il bronzo nei 50 stile libero S13 e Giulia Ghiretti - con il tempo di 1'50«36 - ha ottenuto l'argento nei 100 metri rana femminile SB4.

Il quarto metallo è d'argento ma poco male, e arriva dalla scherma femminile (fioretto), dove il team azzurro, composto da Loredana Trigilia e Andreea Mogos più la straordinaria Bebe Vio, si ferma di misura a 4 stoccate dalla vittoria, che invece va alla Cina. Il conto totale delle medaglie sale così a 27, con 8 ori, 10 argenti e 9 bronzi (che ci issano al nono posto complessivo nella classifica generale per nazioni). Non poi così male.

La giornata si era aperta con un'altra medaglia che arriva dal triathlon: Giovanni Achenza, dopo il bronzo di cinque anni fa a Rio, a Tokyo concede il bis nella PTWC maschile. L'atleta sardo chiude le tre prove con il tempo complessivo di 1h02'05", alle spalle del trionfatore della gara, l'olandese Jetze Plat (57'51) e all'austriaco Florian Brungraber (59'55). «È stata una medaglia costruita nella prima frazione, perché sono uscito molto bene dall'acqua, cercando di stare molto attento alla scia di Beveridge - le parole dell'azzurro -. Essere uscito così bene dall'acqua mi ha dato tranquillità».

Nel giorno dell'esordio per le azzurre del judo ai Giochi Paralimpici è arrivata una medaglia dalla categoria -70 kg, grazie a Carolina Costa. La judoka messinese si è presa il bronzo, battendo l'ucraina Anastasiia Harnik.

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Il Mattino