La rabbia più che l’orgoglio. Tre punti svaniti e bicchiere mezzo vuoto. Sta a David Marin capire cosa sia mancato ai suoi ragazzi nel posticipo al PalaCercola....
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Rammarico evidente per il primo pareggio stagionale. Gara in pugno per i padroni di casa, che però subiscono il ritorno dell’Italservice Pesaro, che acciuffano il 4-4 a 40” dal fischio finale. «Peccato. Dispiace davvero. Abbiamo avuto tante chances per chiuderla. Ci rimproveriamo qualche disattenzione ed errore di troppo», ammette l’attaccante classe’91 Paolo Cesaroni. Vige il perfetto equilibrio e finisce a reti inviolate il primo tempo. Protagonisti con i loro interventi i rispettivi portieri Molitierno e Miarelli. Nella ripresa il croato Franco Jelovcic sblocca il risultato. Dura poco il vantaggio dei napoletani, sorpresi dalla marcatura di Marcelinho. E proprio quest’ultimo subito dopo si fa espellere, lasciando gli ospiti in inferiorità numerica per due minuti. Ne approfitta a dovere il paraguaiano Salas, siglando il 2-1.
Luka Peric allunga e porta avanti di due lunghezze i napoletani. E’ un attimo soltanto passare dal possibile 4-1 al 3-2. L’argentino Wilhelm manca l’appuntamento decisivo per eccesso di generosità e Fortini rimette in carreggiata il Pesaro. Duarte illude i tifosi presenti (4-2): Mateus e Toninandel completano la rimonta e rovinano la festa. «Il pareggio fa incazzare parecchio. Sempre in vantaggio, anche di due gol, ed essere ripresi per errori nostri, fa parecchio male. C’è rammarico, però resta la grande prestazione contro una delle squadre favorite alla vittoria finale. Dobbiamo ripartire in fretta», afferma De Luca. Venerdì 27 ottobre l’anticipo con la Lazio in trasferta (ore 18) «Abbiamo una partita importante. Andiamo a Roma per vincere e per portare i tre punti a casa senza se e senza ma». Prova a scuotere e a caricare i suoi, toccando le giuste corde, il capitano. Archiviato il piccolo libro della rabbia.
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Il Mattino