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Peng Shuai, continuano le apprensioni sulla sorte della tennista che in un'intervista ha di nuovo negato di avere subito aggressioni sessuali. Un'altra smentita alle accuse che la stessa campionessa aveva avanzato nei mesi scorsi nei confronti dell'ex vicepremier Zhang Gaoli.
La Women's Tennis Association (Wta), l'associazione del circuito professionistico del tennis femminile, rinnova i suoi timori sulla vicenda di Peng Shuai, a dispetto della sua ultima apparizione in un'intervista al quotidiano di Singapore Lianhe Zaobao, in cui ha negato di aver accusato chiunque di aggressione sessuale. «Queste apparizioni non alleviano o affrontano le significative preoccupazioni della Wta sul suo benessere e sulla sua capacità di comunicare senza censura o coercizione», ha detto l'organizzazione in una nota, ribadendo di volere ancora un'indagine «completa, equa e trasparente, e senza censura».
«Rimaniamo fermi nella nostra richiesta di un'indagine completa, equa e trasparente, senza censura, sulla sua accusa di violenza sessuale, che è la questione che ha dato origine alla nostra.preoccupazione iniziale», ha affermato la Wta in una nota. «E' stato bello vedere di nuovo Peng Shuai in un ambiente pubblico e speriamo certamente che stia bene», ma «come abbiamo costantemente affermato, queste apparizioni non alleviano o affrontano le preoccupazioni significative della Wta sul suo benessere e sulla sua capacità di comunicare senza censura o coercizione», ha aggiunto l'associazione.
La Cina, che non ha commentato direttamente il post iniziale di denuncia di Peng, ha criticato la scelta della Wta di sospendere i tornei in Cina e a Hong Kong, opponendosi «alla politicizzazione dello sport».
Il Mattino