Bella e caparbia. La Salernitana trascinata da un super Djuric si impone all’Adriatico battendo 1-2 il Pescara. Alla prima del nuovo anno Ventura rimodella la sua squadra...
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Prese seppur con fatica le misure, il Pescara riesce a rendersi pericoloso nella parte finale dei primi quaranta cinque minuti di gioco. E lo fa creando un’occasione dietro l’altra. Una più nitidia dell’altra. Al 31’ Maniero di testa manda sul fondo, al 42’ Micai si oppone con i pugni sul tentativo di Galano, al 44’ sempre Galano ci riprova ma questa volta il suo tiro è largo. Evitata la beffa, la Salernitana ritorna in campo per la ripresa con l’energia di inizio gara e in appena un minuto va due volte vicino al gol del vantaggio. Prima ci prova Gondo di testa, poi Lombardi con il solito e pericolo destro. Ma al 50’ il vantaggio diventa finalmente realtà. Dziczek colpisce la barriera su punizione, Djuric è lesto sulla ribattuta a battere Fiorillo con un perfetto esterno destro. Dopo due minuti una Salernitana indiavolata va anche vicina al raddoppio, ancora una volta protagonista Lombardi che di sinistro sfiora il palo.
Ma lo 0-2 arriva poco dopo. Altri due minuti (54’) e ci pensa nuovamente Djuric, dopo un batti e ribatti in area di rigore il bosniaco si fa trovare pronto e fa esplodere il pienissimo settore ospite. Il raddoppio, però, non spegne il Pescara che prova a regiare subito. Dopo qualche tentativo poco concreto, al 62’ Maniero si incunea tra Lopez e Jaroszynski e rimette tutto in discussione con il gol del 1-2. La Salernitana accusa il colpo e nei minuti successivi rischia in più di una circostanza: al 71’ ci prova Kastanos dal limite dell’area di rigore (Micai si oppone), mentre al 75’ torna a rendersi pericoloso Galano (sul fondo). Poi più nulla. Dopo aver sfiorato con Lombardi (77’) il gol della sicurezza, la squadra di Ventura tiene botta con lucidità nel finale e si gode al triplice fischio una vittoria importantissima in chiave playoff. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino