Ha destato numerose proteste la scelta della Lnd Campania di predisporre playout aggiuntivi nei campionati di Eccellenza e Promozione, per far fronte alle quattro retrocessioni di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A mobilitarsi congiuntamente sono state le otto società di Promozione coinvolte nei playout aggiuntivi, tre delle quali della provincia di Salerno: i presidenti di Rocchese, Sanseverinese e Temeraria San Mango hanno infatti firmato un documento - assieme agli omologhi di Puteolana 1909, Gesualdo, Club Ponte 98, Rione Terra e Hermes Casagiove -, indirizzato al Commissario Straordinario che regge la Lnd Campania e per conoscenza anche al Presidente della Lnd, Cosimo Sibilia.
Chiara l'intenzione, già espressa nell'oggetto della missiva: «Dichiarazione congiunta di non partecipazione ad alcuna gara/spareggio per retrocessioni aggiuntive». Nel testo i club hanno sottolineato che, non essendoci state tempestive comunicazioni ufficiali da parte della Lnd Campania, i presidenti hanno inteso liberare «i propri tesserati da ogni rapporto di dipendenza e da ogni onere organizzativo e gestionale». Hanno inoltre fatto presente che diversi calciatori e allenatori «hanno assunto nel frattempo altri impegni lavorativi incompatibili con attività agonistiche non precedentemente programmate».
Dunque, i presidenti Gianfranco Raimo (Sanseverinese), Antonio Pagano (Rocchese), Vincenzo Peluso (Temeraria San Mango), unitamente ai colleghi degli altri cinque club coinvolti, hanno comunicato la ferma volontà a non scendere in campo, riservandosi anche «di adire le vie legali e di coinvolgere tutte le autorità competenti per la tutela dei diritti e dell'immagine anche dei propri tesserati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino