Pomigliano, treccine, gol e numeri da «pazzi» per Moraca

Giusy Moraca
Treccine e gol. Marchio di fabbrica e zampata vincente. Ha suonato la carica e ha dato avvio alla rimonta. Suo il primo gol del Pomigliano in serie A. Trequartista ed esterno...

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Treccine e gol. Marchio di fabbrica e zampata vincente. Ha suonato la carica e ha dato avvio alla rimonta. Suo il primo gol del Pomigliano in serie A. Trequartista ed esterno sinistro con numeri da «pazzi». Giusy Moraca si è messa in luce contro la Juventus, si è resa protagonista contro l’Empoli. «Mister Manuela Tesse mi aiuta tantissimo, mi è sempre vicina, mi carica e mi trovo veramente benissimo: mi fido di lei», spiega la giocatrice classe 1996. «Non smetterò mai di ringraziarla. So che qualsiasi scelta, qualsiasi cosa, è sempre nel mio interesse e in favore delle mie compagne».

Gruppo compatto e intesa cementata con l’allenatrice sarda, perfezionata durante la cavalcata promozione. «C’è feeling tra noi e il tecnico, anche fuori dal campo, ed io la trovo una cosa bellissima», ammette Giusy, ex calciatrice del Napoli femminile. «In azzurro ho trascorso ben sei anni, sono cresciuta lì. Difatti sono ritornata due anni fa ma per pochi mesi». Amore per il pallone sbocciato in famiglia. «Passione nata per strada, con mio fratello Tommaso. Giocava con gli amici in un campetto dove abitavamo, e dalla finestra osservavo tutto», ricorda il talento di Giugliano. «Un giorno mio fratello decise di farmi giocare, perché mancava un componente: da quel dì non ho più smesso. Infatti lo ringrazio di cuore, tutt’oggi Tommaso mi è accanto, mi scrive quasi tutti i giorni. Insomma non vedeva l’ora che io arrivassi in serie A, è stracontento».

Rettangolo verde e parquet: trascorsi interessanti anche nel calcio a 5. «Ho iniziato nel 2016 con l’Afragirl, una formazione di serie C, vincendo il campionato e approdando in A2. Poi nel 2018 decido di andare in Puglia a giocare con il New Team Noci: vittoria del torneo e promozione in massima serie. Nel dicembre del 2019 il ritorno in Campania e pochi mesi con i colori dello Spartak: metto in bacheca la coppa campana e mi aggiudico il campionato di C».

Scaramanzia e non solo. «Il numero di maglia 22 mi ha portato fortuna e dalla mia prima esperienza non ho voluto cambiarlo. Noto il suo significato nella smorfia napoletana: o’ pazz. Mi si addice un po’». Cabala e colpi di classe servono sempre in campo per risolvere le partite. Ci si aggrappa a tutto. Sabato 11 settembre (ore 17.30) Pomigliano-Roma, terza giornata allo stadio Ugo Gobbato. «Sappiamo che è difficile, ma noi vogliamo dare continuità al nostro percorso. Si prospetta una bella partita e daremo il massimo, sempre, in ogni partita», conclude fiduciosa Giusy Moraca (nelle foto di Nicola Velotti). Giallorosse di Alessandro Spugna avvisate. Occhio all’extratime e non solo.

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Il Mattino