Pomigliano-Milan 0-2: le rossonere festeggiano il 50esimo successo in A

Pomigliano-Milan
Spirito operaio, piglio imprenditoriale. Gioco arioso, manovra fluida, atteggiamento mai rinunciatario. Non bastano al Pomigliano per arginare il Milan, che festeggia il 50esimo...

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Spirito operaio, piglio imprenditoriale. Gioco arioso, manovra fluida, atteggiamento mai rinunciatario. Non bastano al Pomigliano per arginare il Milan, che festeggia il 50esimo successo in serie A (su 67 partite) e coglie la quinta vittoria in altrettante trasferte, rispondendo alla capolista Juventus e al Sassuolo, seconda forza del campionato. Le rossonere di Maurizio Ganz portano via l’intera posta in palio e battono 2-0 le pantere di Domenico Panico, depotenziate per l’indisponibilità della svedese Marija Banusic. Per capitan Deborah Salvatori Rinaldi (ex di turno) e compagne matura la seconda sconfitta consecutiva.

Allo stadio Ugo Gobbato partono subito forte le lombarde. Valentina Giacinti colpisce il palo (4’). Di tacco Giusy Moraca apre per Rinaldi e dalla distanza la lituana Liucija Vaitukaitytė impegna Laura Giuliani (6’). Porta in vantaggio il Milan la scozzese Christy Grimshaw dopo 8 minuti. Secondo gol in campionato per il numero 11, che raccoglie l’assist di Giacinti. Le granata sfiorano il pareggio con la punizione di Moraca al 12’: tiro parabolare e destro all’incrocio dei pali a negare la gioia del gol. Altra punizione (guadagnata da Giacinti-fallo di Giulia Ferrandi che allarga le braccia in segno di disapprovazione) ma con esito diverso quella eseguita da Linda Tucceri Cimini al 15’. Sinistro capolavoro e raddoppio del Milan. Il numero 27 piega le mani del portiere serbo Sara Cetinja con una esecuzione magistrale e firma il primo gol stagionale.

Alla costante ricerca della profondità, il Pomigliano costruisce dal basso ed esegue «senza paura» le indicazioni del tecnico napoletano. Moraca costringe al fallo da giallo l’islandese Gudny Arnadottir, ex Napoli femminile. L’argentina Dalila Ippolito dispensa qualità: ruleta e tunnel ai danni di Grimshaw, attivando i riflessi di Giuliani. Al 36’ Cetinja rende inoffensivo lo schema rossonero. Nella ripresa succede ben poco. Le campane provano ad avanzare, le lombarde abbassano i ritmi e controllano senza affanni.


 

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Il Mattino