Una lezione, da quel Pep Guardiola che stima così tanto, che Maurizio Sarri forse non dimenticherà mai. Il Manchester City asfalta il Chelsea con un risultato...
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Contro un Chelsea che sembrava una squadra di allievi contro una di grandi, il City ha impiegato soltanto 25 minuti per chiudere il match, andando sul 4-0 con due reti di Aguero (sulla seconda è stato imperdonabile l'errore di Barkley) e una a testa per Sterling e Gundogan. Nella ripresa ancora Aguero, su rigore (per lui hat trick con relativo pallone portato a casa), e Sterling hanno dato al risultato sembianze più da Wimbledon che da Premier League.
È stata un'umiliazione totale, una disfatta che il Chelsea non subiva da 28 anni, da quando perse 7-0 contro il Nottingham Forest ma quelli erano altri tempi. Adesso è l'era di Roman Abramovich e di Marina Granovskaia, coppia patronale e dirigenziale venuta dalla Russia che non tollererà altre brutte figure. Sarri, divenuto oggi su media e social targati Gb il profeta del «sorry ball», non ha alibi, per togliergli l'ultimo è stato accontentato a gennaio con l'acquisto di Higuain e la sua esperienza londinese potrebbe avere vita breve, anche se adesso c'è una sfida di Europa League in programma giovedì e quindi non c'è il tempo di cambiare. Ma l'addio a fine stagione se mancherà la zona Champions è già certo: il tecnico umiliato oggi da Guardiola si dia quindi una regolata, e cerchi di evitare altri Ko così pesanti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino