Premier style, Ancelotti fa il mercato E per l'Academy contattato Reja

Premier style, Ancelotti fa il mercato E per l'Academy contattato Reja
Non solo per vincere ma anche per decidere, dunque per comandare. Il presidente De Laurentiis e il suo braccio destro Chiavelli non avevano mai stipendiato un manager...

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Non solo per vincere ma anche per decidere, dunque per comandare. Il presidente De Laurentiis e il suo braccio destro Chiavelli non avevano mai stipendiato un manager all’inglese: e Ancelotti lo è. Voleva esserlo anche Benitez, ma gran parte delle operazioni che concludeva, venivano poi rispedite al mittente. Ora è diverso: nel contratto che non è stato ancora formalmente ratificato perché fino al 30 giugno Carletto è un dipendente del Bayern Monaco, si parla della possibilità che Ancelotti ha di portare avanti trattative e di portarle pure a conclusione. Carta bianca, dunque, su tanti aspetti. Ecco perché il Napoli tentenna sul portiere, probabilmente in attesa che qualche spunto arrivi dalla Russia. 

QUI MOSCA
Non solo per onorare l’impegno con la tv messicana: Ancelotti in ogni caso ai Mondiali ci sarebbe andato, al di là del fatto che fa il commentatore. Non solo perché un bel po’ dei protagonisti li ha allenati e fatti crescere, ma anche perché è l’occasione migliore per avvicinarli senza fare il giro del mondo. Dunque, Ancelotti è al lavoro per conto di De Laurentiis: da qui la decisione di lasciar perdere sia Leno che Rui Patricio, che il top manager italiano per eccellenza non gradiva più di tanto. E allora ecco che Ancelotti è stato visto parlare con Ochoa detto Memo, il portiere messicano che tanto ha impressionato nella prima gara iridata. Ma non solo lui.
IL RUOLO
Tutto il potere a Carlo Ancelotti. Nel nuovo Napoli, Ancelotti farà l’allenatore e anche una specie di responsabile dell’area sportiva, un manager come lo era il vecchio e caro Ferguson ai tempi del Manchester United: il figlio Davide darà una mano importante su schemi di gioco e allenamenti, un vice allenatore che spesso diventare un capo allenatore, con Carletto tecnico spesso dietro la scrivania.
STAFF AL LAVORO
Giovedì il figlio Davide sarà a Dimaro con il preparatore Mauri, il dirigente Saracino e il capo della comunicazione Lombardo per fare conoscenza delle strutture che ospiteranno il ritiro azzurro, che prenderà il via il 10 luglio. Ancelotti vuole disputare almeno tre gare (ma magari anche quattro) durante la lunga fase di preparazione tra le Alpi: gli organizzatori della Val di Sole non hanno perfezionato l’impianto di illuminazione quindi le amichevoli notturne si giocheranno come sempre a Trento contro Chievo e Padova.
SETTORE GIOVANILE 

Il Centro Kennedy ai Camaldoli è uno degli obiettivi della società azzurra che si prepara a rilevarlo, o almeno prenderlo in gestione per concentrare le proprie attività giovanili. La Primavera si sposterà in pianta stabile a Castel Volturno, così come richiesto da Ancelotti. Ma De Laurentiis pensa a una figura di coordinamento della nascente «academy» del Napoli: si tratta di Edy Reja, l’ex tecnico del doppio salto dalla serie C alla serie A che per il presidente è la figura ideale per poter svolgere il lavoro di direzione. Reja nell’ultimo anno ha rifiutato di tornare in panchina prima dicendo no all’Udinese e poi al Chievo. Ma il ruolo a cui pensa per lui De Laurentiis è assai diverso. Peraltro Ancelotti ha una grande stima per Reja con cui pare abbia già avuto un contatto telefonico. 
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Il Mattino