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Il guanto di sfida al Bari, lanciato mediaticamente già un mese fa dal presidente Angelo D'Agostino, è stato rilanciato con ancora maggiore forza e convinzione dopo la vittoria di Torre del Greco.
Giochiamo sempre per vincere - ha detto al Liguori il patron - e faremo lo stesso lunedì prossimo contro la capolista perché crediamo ancora nel primo posto.
Un ottimismo smisurato che, circa un mese fa, lo aveva addirittura spinto ad ipotizzare che l'Avellino potesse annullare il distacco di nove punti prima del mercato di gennaio. Un ragionamento fondato su una sua personale tabella di marcia elaborata alla vigilia della gara interna contro il Taranto in cui aveva pronosticato un poker di vittorie. Profezia vanificata solo dal mezzo passo falso contro il Picerno con un pareggio che ha un po' scombussolato il programma presidenziale. Dovessero battere lunedì sera il Bari in un Partenio-Lombardi che dovrebbe finalmente far registrare un discreto numero di presenze sulle gradinate, però, i biancoverdi si ritroverebbero a sei punti dalla capolista a tre giornate dalla pausa natalizia.
Altre tre tappe di un calendario caratterizzato dalla gara casalinga contro il Foggia di Zeman intervallata dalle trasferte a Vibo Valentia e quella a Campobasso.
Precedenti che certificano la vulnerabilità di una capolista che, grazie alle ultime tre vittorie consecutive, è comunque riuscita a migliorare di molto le sue statistiche per giustificare il primato: più punti fatti fuori casa (16) insieme alla Turris; più partite vinte di tutti (11); miglior attacco sempre con i corallini (30) e miglior differenza reti (17). Numeri che la squadra di Braglia sta provando ad eguagliare grazie ad una rimonta iniziata in maniera convincente nove giornate fa e che ha portato in dote 19 punti (5 vittorie e 4 pareggi) conquistati grazie a 14 reti fatte e solo 7 subite. Correlazione che, mentre rinforza l'impermeabilità della migliore difesa del girone (11 reti subite insieme al Catanzaro), nelle ultime tre sfide ha fatto registrare i sussulti in termini realizzativi di Kanoute, in gol a Messina, di Maniero, decisivo contro il Taranto e il Picerno, e di Di Gaudio, match winner al Liguori. L'aspetto che da questo pomeriggio l'allenatore di Grosseto rimarcherà in grassetto, però, sarà quello dell'atteggiamento, sui cui si è già soffermato dopo il trionfo del Liguori: Queste sono le partite dei giocatori di classe come Di Gaudio, Kanoute, Maniero. A Torre del Greco - ha detto - abbiamo fatto una grande gara ma dobbiamo continuare a fare questo ogni settimana. Il primo tempo è stato a livello di Palermo, perché anche lì meritavamo di vincere. Speriamo ora di fare una bella prestazione anche lunedì col Bari contro cui più dei moduli, come sempre, conterà avere l'atteggiamento visto contro la Turris. Una mezza bugia per esaltare ulteriormente la prova dei suoi ragazzi. Al Bari e al modulo con cui schierare il suo Avellino camaleontico contro il 4-4-2 di Mignani ci penserà a partire da questo pomeriggio.
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Il Mattino