Processo Ciro Esposito, la mamma: «In quei 52 giorni all'ospedale mi ripeteva sempre: "mi ha sparato il chiattone"»

La sig.ra Leardi con Angelo Pisani
Nuova udienza stamane a Roma del processo per la morte del giovane tifoso napoletano Ciro Esposito. Ad essere ascoltata in aula e' stata Antonella Leardi, la mamma coraggio...

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Nuova udienza stamane a Roma del processo per la morte del giovane tifoso napoletano Ciro Esposito. Ad essere ascoltata in aula e' stata Antonella Leardi, la mamma coraggio del giovane che, assistita dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, ha ricordato la lunga agonia del ragazzo al Gemelli. Ciro era partito da Napoli come al solito allo stesso modo di tanti ragazzi semplici, portando con se le merende fatte in casa. Di questo era pieno il suo zainetto - ha detto Antonella - di frittatine e di casatiello... La stessa mamma ha riferito che Ciro durante i 52 giorni in ospedale le raccontava che era stato colpito da uno sparo all'improvviso da un chiattone riconosciuto tramite foto in Daniele de Santis "Ora - dichiara Angelo Pisani- aspettiamo giustizia e che il giovane Ciro sia riconosciuto quale vittima della criminalità, in quanto vittima di un agguato che nulla a che vedere con lo sport". Prossima udienza 1 marzo.


 
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Il Mattino