Immaginate che all'ingresso dei cancello di Castel Volturno ci sia una scritta. «Benvenuti sulla giostra del gol». Guardate i numeri del Napoli, e così...
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Lo spagnolo non la buttava dentro da gennaio 2016, quando il Napoli di Sarri travolse il Frosinone, e da allora è iniziata la sua astinenza. Con il suo gol, però, gli azzurri raggiungono un altro piccolo (grande)record: hanno mandato a segno 9 giocatori sui 10 di movimento della squadra titolare. A mancare all'appello, infatti, è solo Hysaj, perché poi hanno segnato praticamente tutti. Chi più chi meno, è chiaro, ma quando la giostra del gol inizia a girare diventa davvero facile mettere un piede e salire al volo.
E non segnano solo gli attaccanti. Questa è la vera forza del Napoli. Mertens, ovviamente, si appunta sul petto la spilla di bomber (con 21 reti già all'attivo), ma alle sue spalle ci sono anche dei nomi che non ti aspetti. Come quello di Kalidou Koulibaly che seppure - come Albiol - di mestiere fa il difensore centrale, è già arrivato a quota 4 centri stagionali (tutti in campionato). Numeri che lo hanno portato ad essere il miglior marcatore nel suo ruolo in serie A, insieme con l'interista Skriniar. Due gol a testa, poi, anche per i terzini di sinistra. Prima del doppio infortunio, infatti, Ghoulam aveva timbrato per due volte il cartellino, cosa che poi ha fatto - senza farlo rimpiangere troppo - il suo successore Mario Rui, che contro il Cagliari ha segnato un bellissimo gol su calcio di punizione.
A quota 1, poi ci sono i giovani. La linea verde composta da Rog, Diawara e Ounas ha portato un bottino di tre reti totali, di cui una in campionato (quella di Rog), una in Champions (quella di Diawara su rigore contro il City) e una in Europa League (quella di Ounas all'andata dei sedicesimi contro il Lipsia).
Chi invece ha già centrato il suo record personale è Allan. Il brasiliano sta vivendo la sua migliore stagione dal punto di vista realizzativo. Corre per tre, recupera palloni a tutto campo e non perde mai la lucidità per buttarla dentro. Lo ha già fatto per 4 volte, con la caratteristica alquanto singolare, di riuscirci sempre all'ora di pranzo e sempre nel primo tempo.
C'è poi chi ha ancora tempo per far aumentare il suo score. Si tratta ovviamente di Arek Milik, che prima dell'infortunio al ginocchio aveva segnato due gol (uno in Champions e uno in campionato) e ora che è tornato vuole riprendere da dove si era fermato. Come lui, però, vorranno continuare a segnare anche gli esterni. Callejon e Insigne (che pure è l'unico azzurro ad aver segnato in tutte le competizioni stagionali), infatti, hanno vissuto un inizio di 2018 decisamente a rilento dal punto di vista realizzativo, anche perché quasi tutta la mole di gol del Napoli ha portato la firma di Mertens. Il belga è il catalizzatore del gioco offensivo azzurro, ma quest'anno la squadra ha dimostrato di non essere solo Dries-dipendente. Segnano un po' tutti: Hamsik ha superato il record di Maradona, è a quota 117 e sogna di sfondare il muro dei 100 gol in serie A. Poi c'è Zielinski che da buon dodicesimo a disposizione di Sarri ha contribuito con un bottino di 6 reti tra campionato, Champions ed Europa League.
Insomma, dopo il gol di Albiol contro il Genoa, ci sono solo Chiriches, Hysaj, Maggio, Tonelli e Machach ad essere ancora fuori dalla giostra. Ma guai a pensare che non possa arrivare il loro turno. Sarri mette il gettone, poi occhio al prossimo pronto a saltare su, metterci il piede (o la testa) e alzare le braccia per esultare.
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Il Mattino