Dannata stanchezza. E’da addebitare sicuramente allo sforzo «supplementare» profuso nel sabato pallanuotistico il secondo posto conseguito dal Posillipo under 17...
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«Sportivamente» il circolo fondato nel 1925, che domani 15 luglio celebrerà il suo 93esimo compleanno, decide di disputare nuovamente il derby campano e ne paga oggettivamente le conseguenze in termini di energie profuse e stress mentale: vittoria bis contro i giallorossi della Rari Nantes Salerno (9-6) e finale di categoria letteralmente falsata (è questo il termine appropriato: nessuno si scandalizzi!). Dove si è visto mai, in quale sport, affrontare due gare importanti nella medesima giornata? Con una lievitazione dei costi di trasporto: chi mette mano ai rimborsi? La finale, fissata alle ore 12,45 come da programma, spostata, meglio dire dirottata, alle 19,30. Senza togliere alcun merito ai ragazzi di Federico Mistrangelo, -sia chiaro-, i biancorossi battono 6-5 i napoletani, laureandosi campioni d’Italia. Match equilibrato (1-1; 2-1; 2-1; 1-2) e risultato in bilico fino alla fine. A punteggio pieno nel girone di Final Eight, i posillipini hanno battuto il Quinto 11-6 nella gara d’esordio (poker di Luca Silvestri, capocannoniere nel recente torneo under 20), scavalcato in modo largo il Brescia 14-9 (quaterna di Iodice e tripletta di Ricci) e inflitte due sconfitte ai salernitani. «Non semplice giocare due incontri ravvicinati a distanza di sei ore. Complimenti doverosi e non formali ai miei giocatori, che hanno dato prova di serietà e correttezza, impartendo una lezione di stile e fair play», ha dichiarato rammaricato il coach Gennaro Mattiello, evitando polemiche e dando ancora una volta prova di serietà professionale sul piano vasca e non solo. «Bravi i classe 2001 che passeranno di categoria. Il nostro un gruppo amalgamato e dai sani principi, sul quale il Posillipo deve puntare nell’immediato futuro». E’ andata così, in modo insperato. Ormai non serve recriminare o rimuginare. Eloquenti i volti dei pallanuotisti rossoverdi nella foto di copertina: dicono tutto. Lo scippo (il furto con scasso, se preferite) è stato compiuto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino