Rabbia difficile da sbollire: il Posillipo under 17 è «solo» vicecampione d'Italia

Posillipo under 17
Dannata stanchezza. E’da addebitare sicuramente allo sforzo «supplementare» profuso nel sabato pallanuotistico il secondo posto conseguito dal Posillipo under 17...

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Dannata stanchezza. E’da addebitare sicuramente allo sforzo «supplementare» profuso nel sabato pallanuotistico il secondo posto conseguito dal Posillipo under 17 allenato da Gennaro Mattiello contro il Savona scudettato 2018. «Errore tecnico» e semifinale già disputata tra rossoverdi e Rari Nantes Salerno, terminata ai rigori con la vittoria del club di Mergellina (10-6), da rigiocare. Un paradosso clorato, un pasticcio all’italiana, un episodio tragicomico quanto fantasmagorico. Triplice leggerezza. In primis del tavolo della giuria che non si è accorta dell’espulsione definitiva, per raggiunti limiti di falli, di Domenico Iodice, consentendo alla calottina napoletana di battere e realizzare il primo penalty. Della compagine salernitana, guidata dal ruspante Andrea Scotti Galletta, che ha presentato ricorso «fuori tempo massimo», anziché entro i canonici trenta minuti dalla quarta sirena e quindi irricevibile. Del Posillipo, parte lesa, tratto in inganno certamente ma che forse avrebbe dovuto «vigilare» e tenere meglio sotto controllo il computo dei falli.

 

«Sportivamente» il circolo fondato nel 1925, che domani 15 luglio celebrerà il suo 93esimo compleanno, decide di disputare nuovamente il derby campano e ne paga oggettivamente le conseguenze in termini di energie profuse e stress mentale: vittoria bis contro i giallorossi della Rari Nantes Salerno (9-6) e finale di categoria letteralmente falsata (è questo il termine appropriato: nessuno si scandalizzi!). Dove si è visto mai, in quale sport, affrontare due gare importanti nella medesima giornata? Con una lievitazione dei costi di trasporto: chi mette mano ai rimborsi? La finale, fissata alle ore 12,45 come da programma, spostata, meglio dire dirottata, alle 19,30. Senza togliere alcun merito ai ragazzi di Federico Mistrangelo, -sia chiaro-, i biancorossi battono 6-5 i napoletani, laureandosi campioni d’Italia. Match equilibrato (1-1; 2-1; 2-1; 1-2) e risultato in bilico fino alla fine. A punteggio pieno nel girone di Final Eight, i posillipini hanno battuto il Quinto 11-6 nella gara d’esordio (poker di Luca Silvestri, capocannoniere nel recente torneo under 20), scavalcato in modo largo il Brescia 14-9 (quaterna di Iodice e tripletta di Ricci) e inflitte due sconfitte ai salernitani. «Non semplice giocare due incontri ravvicinati a distanza di sei ore. Complimenti doverosi e non formali ai miei giocatori, che hanno dato prova di serietà e correttezza, impartendo una lezione di stile e fair play», ha dichiarato rammaricato il coach Gennaro Mattiello, evitando polemiche e dando ancora una volta prova di serietà professionale sul piano vasca e non solo. «Bravi i classe 2001 che passeranno di categoria. Il nostro un gruppo amalgamato e dai sani principi, sul quale il Posillipo deve puntare nell’immediato futuro». E’ andata così, in modo insperato. Ormai non serve recriminare o rimuginare. Eloquenti i volti dei pallanuotisti rossoverdi nella foto di copertina: dicono tutto. Lo scippo (il furto con scasso, se preferite) è stato compiuto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino