Avellino, Rastelli è un disco rotto: «I ragazzi hanno dato l'anima»

Obiettivo portare a casa 3 punti contro il Potenza

L'allenatore dell'Avellino
AAA vittoria cercasi disperatamente. Lo urla il pubblico che a fine gara sommerge di fischi la proprietà, il ds De Vito e pure Rastelli. A questo punto è naturale...

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AAA vittoria cercasi disperatamente. Lo urla il pubblico che a fine gara sommerge di fischi la proprietà, il ds De Vito e pure Rastelli. A questo punto è naturale pensare che l'1-0 col Pescara alla previgilia di Natale sia stato un caso, visto lo score dei delfini decisamente in flessione. Il Terzo pari in quattro gare è davvero poca cosa per un giro di boa che ad oggi ha regalato solo delusioni e che, obiettivamente con l'arrivo di Marconi, invita ad una riflessione: cosa potrà cambiare l'attaccante che piace un mondo a Rastelli in una squadra che mostra solo tantissima buona volontà? Le chiacchiere, si sa, se le porta il vento, ora serve solo reagire e una doppia risposta i lupi potranno e dovranno darla assolutamente nel turno infrasettimanale di mercoledì a Potenza e nel posticipo-verità del lunedì successivo in casa con il Crotone. «Risultato a parte che non piace a nessuno, la cosa importante è che i ragazzi danno l'anima come hanno fatto anche oggi - esordisce Rastelli - ho rivisto l'Avellino del finale di anno, rimasta aggrappata sempre dentro la gara: nel primo tempo tra qualche azione manovrata, qualche ripartenza, abbiamo avuto diverse situazioni per poter andare in vantaggio; nella ripresa anche se pur con meno continuità, abbiamo comunque centrato un palo, una traversa che la dicono lunga, ma detto questo io e la squadra vogliamo vincere e con questo spirito penso che possiamo e dobbiamo. Chi arriverà ci darà sicuramente una mano; la punta centrale è uno degli obiettivi principali; in mezzo al campo stiamo bene, dietro potevamo pensare a qualcosina sugli esterni, ma ci sono ancora due giorni».


Sicuramente c'entra anche l'elemento sfortuna che ha penalizzato ieri l'Avellino: vedi la traversa di Trotta, ma questa è una squadra che appare un po' già spremuta. «Da quando sono arrivato dice il tecnico sono stati tutti bravi a stare vicino alla squadra e con i ragazzi che hanno dato il massimo con la giusta serenità. Con l'anno nuovo, l'asticella si è alzata, come pure le attese e le aspettative e ciò ha portato nervosismo, qualche contestazione ed il gruppo ne ha pagato. Detto questo, ora come prima e più di prima, serve solo continuare a lavorare, curare tutti gli aspetti, non tralasciare nulla e provare come non mai a vincere sempre le gare. Naturalmente non siamo soddisfatti delle prime quattro del nuovo anno, ma lavoreremo per ritrovare quel giusto entusiasmo e quella giusta fiducia. C'è da sconfiggere anche la delusione e lo sconforto, due avversari pericolosi, ma annienteremo anche loro».

La situazione ambientale esterna rischia di diventare: «Credo di conoscere questo ambiente, me lo hanno insegnato quarant'anni. Dico perciò che ci sono momenti in cui serve essere tutti bravi a capire che si sta creando un percorso, si stanno ponendo delle basi per portare via l'Avellino da questa categoria. Il percorso è lungo, tortuoso, pieno di insidie e capisco che venendo da anni di delusioni e risultati che non soddisfano, basta poco per riaccendere gli animi. Da professionisti dobbiamo sopportare ed accettare queste pressioni; sono felice di essere tornato, stimo e amo questa piazza e chiedo quella giusta pazienza, utili a farci lavorare ed inanellare quei risultati che Avellino merita».

Mercoledì si va a Potenza. «Proveremo a portare a casa i tre punti, cercando di non farci influenzare da questo momento obiettivamente non facile e trovare all'interno del gruppo forza, autostima ed entusiasmo ed una vittoria ci rilancerebbe. Dal mio arrivo sto cercando anche col dialogo continuo con la proprietà per far crescere anche la società che in tre anni ha investito tantissimo, che ha ammesso gli errori e vuole rimediare. La chiarezza è fondamentale e a fine mercato si farà capire cosa si vuol fare da qui alla fine della stagione».
 

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Il Mattino