Rastelli: «Sconfitta che fa male, situazione pericolosa»

Un'umiliazione pesante incassata anche a Picerno per l'Avellino

In campo
Un'umiliazione pesante incassata anche a Picerno per l'Avellino che non riesce a risollevarsi neppure nello scontro diretto del Donato Curcio. Vincono meritatamente i...

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Un'umiliazione pesante incassata anche a Picerno per l'Avellino che non riesce a risollevarsi neppure nello scontro diretto del Donato Curcio. Vincono meritatamente i rossoblù, nonostante il vantaggio dei biancoverdi che non hanno saputo neppure sfruttare lo 0-1 arrivato in maniera inaspettata o quasi. E così, dopo l'uscita dalla Coppa Italia (quella sì a testa alta), l'Avellino cade rovinosamente anche in terra lucana perdendo quello che di fatto era uno scontro diretto. Ora è veramente dura. Massimo Rastelli fatica anche a trovare le spiegazioni giuste da addurre a questo ko pesante, inatteso e duro da digerire: «Sappiamo che contro di noi tutti giocano la partita della vita, però non abbiamo perso per questo. Abbiamo cominciato un po' contratti, impiegando qualche minuto per prendere le misure. Il Picerno, a parte qualche cross, non ci ha impensierito più di tanto e la gara è stata sempre in equilibrio. Il Picerno ha giocato a calcio più di noi, è una squadra che non butta palla ma noi non abbiamo sofferto», ha sottolineato Rastelli. Poi però il campo ha detto altro, soprattutto è inspiegabile la gestione del vantaggio da parte dell'Avellino. Dopo essere andata avanti, la formazione biancoverde si è fatta rimontare in maniera incredibile.

Molto ha fatto l'episodio del fallo di mano di Tito, poi però nonostante l'1-1 non c'è stata più partita: «Eravamo stati bravi a passare in vantaggio con un'azione in contropiede, però poi sono state decisive due palle inattive su cui potevamo fare meglio. Quelle hanno deciso la gara che è cambiata negli ultimi minuti. Noi avremmo dovuto gestire meglio, provando a non dare punti di riferimento e non ci siamo riusciti benissimo. Siamo stati molto prevedibili e poco sereni nella gestione della palla nel finale. Fino a un quarto d'ora dalla fine la sconfitta non era neppure nei nostri pensieri, poi però purtroppo è arrivato questo ko che fa male e che ci mette in una situazione pericolosa».
L'Avellino sta perdendo certezze, sia in campo che fuori.

È una questione psicologica ma anche fisica, dato che le assenze sono ancora comunque tanto (e si è fatto male anche Moretti) ma Massimo Rastelli non si fascia la testa: «Sappiamo che la nostra situazione non è ottimale, anche io se sono qua è perché tante cose non funzionavano. La squadra ha dimostrato di essere viva in queste partite, la poca lucidità avuta contro il Picerno è la prima volta che accade. Un successo meritato invece quello del Picerno, che ottiene il terzo risultato utile consecutivo. Una vittoria che scaccia anche le nubi della crisi sulla testa di Emilio Longo, che ha rinsaldato la propria posizione nelle ultime gare. La vittoria sull'Avellino è la ciliegina sulla torta: «La vittoria è meritata ha detto l'allenatore del Picerno perché ci abbiamo creduto di più, siamo arrivati prima sui palloni, abbiamo messo in campo qualità e determinazione, perché quando incontri squadre tecnicamente più forti, se non hai quella cattiveria, non porti punti a casa». Picerno che ha vinto una gara importante anche per la classifica: «Nessuno si sarebbe mai immaginato una cosa del genere a inizio stagione. Dobbiamo continuare così per allontanarci dalla zona calda».
d. g.

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Il Mattino