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L’impegno era di quelli particolarmente proibitivi, ma l’attesa reazione – dopo la bruciante sconfitta interna contro la Paganese – è ugualmente arrivata. Sotto di due reti, la Turris trova la forza di riacciuffare l’Avellino nel finale di gara, rimediando un punto che vale oro in ottica salvezza. Persano (su pennellata al bacio di Da Dalt) e Romano (d’opportunismo) fissano il risultato sul definitivo 2-2 al Partenio Lombardi.
Pari con dedica per mister Fabiano. Una dedica condita da una consistente dose di polemica. «Questo pareggio – commenta – è per tutti i fenomeni di Torre del Greco che non fanno altro che criticarci. Questa squadra ha dimostrato di avere gli attributi, come il suo allenatore.
La sua inzuccata ha dato il là alla rimonta corallina. E dire che Mattia Persano, subentrato nella ripresa, alla vigilia era addirittura in dubbio. «Ho avuto un problema a Bisceglie che ancora mi porto dietro. Non sono al massimo per questo fastidio al flessore, ma sto cercando ad ogni costo di dare una mano perché siamo un grande gruppo. Servono impegno e dedizione da parte di tutti. Il pari? Per come è andata la partita, vale quasi quanto una vittoria. Grande squadra l’Avellino, ma noi abbiamo dato una risposta altrettanto grande, reagendo da vera squadra. Anche chi è subentrato ha dato un segnale importante. Dobbiamo continuare a macinare chilometri e sacrificarci l’uno per l’altro».
Sorride anche il presidente Antonio Colantonio. «Non ho ancora capito perché giochiamo solo un tempo, ma se basta per conquistare un punto ad Avellino, va bene. Il risultato di oggi, legittimato sul campo, rappresenta la reazione che ci aspettavamo dopo la brutta sconfitta di domenica. Un punto in più per la salvezza».
Quindi il diggì Rosario Primicile. «È arrivata la reazione che mi aspettavo, che ci aspettavamo dopo la sconfitta contro la Paganese. Turris oggi decisamente all’altezza della situazione. Siamo stati bravi a non mollare ed a reagire con la giusta mentalità».
L’omaggio – Nell’intervallo del derby, la società corallina ha omaggiato con un cammeo il sindaco di Avellino Gianluca Festa per la disponibilità accordata lo scorso luglio, concedendo alla Turris la possibilità – decisiva ai fini dell’iscrizione in C – di indicare in deroga l’impianto irpino in attesa del certificato del nuovo manto in sintetico del Liguori (poi rilasciato a metà agosto).
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