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La promessa sarà mantenuta, restrizioni permettendo. «Io e gli altri ex compagni di Diego andremo in Argentina per rendergli omaggio. Speriamo entro la fine del 2021, dipende da quando sarà possibile volare a Buenos Aires». Alessandro Renica ha giocato nel Napoli di Maradona, vincendo con lui due scudetti, la Coppa Italia, la Coppa Uefa e la Supercoppa italiana. Un legame molto forte. «Non solo compagni, ma anche e soprattutto amici. Per questo ancora mi arrabbio quando lo giudicano senza averlo conosciuto e voglio recarmi a salutarlo per l'ultima volta in Argentina», ha detto l'ex difensore in una intervista al sito argentino Infobae.com, anticipando il viaggio degli ex campioni azzurri a Buenos Aires per l'omaggio al Capitano nel cimitero Jardin di Bella Vista, dove Diego riposa dal 26 novembre.
Renica ha ricordato nell'intervista a Infobae.com gli anni trascorsi accanto al Pibe. «Accettai di giocare nel Napoli perché c'era lui.
Gli ultimi mesi furono sofferti, fino alla squalifica per uso di cocaina. «Cosa avremmo potuto fare noi? Niente, perché non voleva essere aiutato. Certo, pensando adesso a quella situazione, dico che mi sarei comportato diversamente ma allora ero poco più che ventenne. Maradona considerava concluso il suo ciclo, voleva andare via ma la società lo trattenne. La situazione non fu gestita bene dalla dirigenza. Quell'anno, l'ultimo anno, fu particolare perché dopo l'eliminazione dell'Italia ad opera dell'Argentina ai Mondiali gli crearono problemi e gliela fecero pagare», ha spiegato Renica.
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