Rio 2016, Malagò promuove tutti: «L'Italia ha fatto una bella figura»

Rio 2016, Malagò promuove tutti: «L'Italia ha fatto una bella figura»
Dal nostro inviato RIO DE JANEIRO E' tempo di bilancia a casa Italia. Il presindente del Coni, Giovanni Malagò ha tenuto una conferenza stampa raccontando questi...

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Dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO E' tempo di bilancia a casa Italia. Il presindente del Coni, Giovanni Malagò ha tenuto una conferenza stampa raccontando questi Giochi. L’Italia chiude con 28 medaglie totali: otto ori, dodici argenti e otto bronzi. Nono posto nella mega classifica generale, stessa posizione di Londra. Ma rispetto a quattro anni fa gli azzurri hanno migliorato come qualità: tre bronzi si sono trasformati in argenti. Meglio anche di Pechino 2008 dove prendemmo una medaglia in meno: 27.  


BILANCIO POSITIVO
«Alla fine di questi Giochi c’è un senso di gratificazione, gioia, orgoglio. Orgoglio nel vedere il tricolore e suonare l’inno. Ma anche quando siamo arrivati secondi e terzi perché si è visto il sacrificio di tutto il nostro movimento per arrivare a questi livelli. Abbiamo fatto una bella figura, sono contento. Potevamo anche guadagnare qualche altra medaglia, e ci abbiamo creduto. Ma sono orgoglioso di essere il presidente del Coni e di essere italiano. Tutti preoccupati, 25 medaglie sarebbe stato un gran risultato tenendo conto che se ne erano perse alcune potenziali nella scherma. Poi non ci siamo fatti mancare niente: le vicende Nibali e Mangiacapre, tutti e due costretti a rientrare. Comunque ne abbiamo vinte 28 e siamo sempre lì tra i primi dieci» dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò nel suo bilancio di fine Olimpiadi. «Usciamo a testa alta anche a livello di organizzazione. Anche altre federazioni ci hanno fatto i complimenti». Applausi a tutti i medagliati ma anche qualche piccola tirata d’orecchie come per la vela: «E’ mancata la concentrazione». Poi la grande delusione dell’atletica:«Abbiamo perso Gianmarco Tamberi e ho sperato non squalificassero Alex Schwazer. Potevamo fare di più. Non cerchiamo alibi».

PARTITA ROMA 2024

Si torna in Italia con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di straordinario. Ora c'è la partita Roma 2024 da giocare. Il cammino è lunghissimo e pieno di ostacoli. C’è l’ostacolo Virginia Raggi da superare. Il sindaco di Roma si è sempre detta scettica. I due non si sono ancora mai incontrati vis a vis. Lo faranno i primi di settembre. Peccato che nessuno del Comune si arrivato a Rio, episodio che il Cio a notato. Ma Malagò risponde così: «In una pagella dove bisogna avere tutti voti alti, questa casella è non giudicabile». Le speranze restano comunque poche ma il numero uno del Coni si è detto pronto a collaborare e a dare battaglia per realizzare il sogno Capitale. 

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Il Mattino