Da quasi cinquanta giorni Edin Dzeko non segna in campionato, ma questo non ha impedito alla Roma di Di Francesco di inanellare vittorie e restare in scia con per i vertici...
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Il primo anno di Edin in giallorosso non è stato semplice, criticato per i troppi gol sbagliati è riuscito a reagire anche ad alcune maglie con la scritta Edin "cieco": «Il primo anno sono andato male perché al City durante la preparazione estiva non mi avevano fatto giocare sapendo che me ne sarei andato. Fisicamente quindi ero fiacco. Se poi cominci a non segnare inizia a pesarti anche psicologicamente. Inoltre dovevo ambientarmi in questo campionato che è difficile. Archiviamo quella prima stagione: è stata d'insegnamento. Con i nuovi mezzi di comunicazioni hanno tutti qualcosa da dire. Se un addetto ai lavori mi critica lo accetto, ma purtroppo giudicano molti che in realtà non capiscono nulla. Non siamo robot, abbiamo alti e bassi. I tifosi a Roma sono incredibilmente fanatici. Il calcio qui a volte assume un'importanza esagerata. Allo stesso tempo però giocare davanti a loro ti trasmette entusiasmo e ti dà una spinta in più».
Chiusura sul Var: «A volte dopo un gol è strano perché non sai se esultare o aspettare che l'arbitro abbia controllato l'azione attraverso il Var. Ci si deve ancora abituare. Ma deve essere ben dosata, senza usarla troppo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino