La Roma, a 2 giornate dalla conclusione del torneo, ha bisogno di altri 3 punti per tenersi stretto il 5° posto. Un successo in Piemonte, contro il Torino o contro la Juve,...
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PRESTAZIONE OPACA
La serie positiva, insomma, si allunga: 6 partite (5 successi e il pari con l’Inter, con 17 gol segnati). Il 3-4-1-2 ha spinto la Roma nella volata. Ma la prova contro il 3-5-2 di Iachini, ko dopo 6 match (12 punti con 3 vittorie e 3 pari), è la meno entusiasmante delle ultime 6 gare. Mancano la velocità e il ritmo. E per saltare l’ostacolo, servono 2 rigori, quello decisivo sicuramente generoso. Lirola stende Peres in area alla fine del 1° tempo e regala il vantaggio ai giallorossi: l’ex viola Veretout spiazza Terracciano. Nel recupero Pezzella colpisce il palo a conferma che la partita non è chiusa.
SOLITA GAFFE
La Roma restituisce il favore ad inizio ripresa. Corner di Pulgar, Mancini salta a vuoto e Milenkovic, di testa, pareggia. Iachini è ripartito con Cutrone e Vlahovic, rinunciando a Kouamè e Ribery. Si fa male Pellegrini quando si scontra con Milenkovic: sospetta frattura del setto nasale. Entra Zaniolo che sveglia i compagni. Palo interno di Mkhitaryan. Dentro Cristante per Diawara che è stanco. Poi anche Perez per Mkhitaryan e per partecipare all’azione decisiva. Palo di Kolarov, conclusione potente di Perez respinta da Terracciano, appoggio a lato di Dzeko che poi cade, travlolto dal portiere. Chiffi concede il rigore. La Fiorentina non ci sta. Trasforma ancora Veretout, 6° gol in campionato (5 su rigore). Nelle ultime 4 partite casalinghe, l’arbitro ha sempre fatto arrabbiare chi si è presentato all’Olimpico. Prima dei viola, il Parma, il Verona e l’Inter.
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Il Mattino