Braga-Roma, le scelte di Fonseca: «Dzeko titolare e Cristante capitano»

Roma, Fonseca: «Con il Braga Dzeko titolare e Cristante capitano. Sarà una partita aperta e difficile»
La Roma è volata in Portogallo dove domani sera affronterà il Braga in Europa League. Il tecnico Fonseca ha anticipato che Dzeko sarà titolare e che Cristante...

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La Roma è volata in Portogallo dove domani sera affronterà il Braga in Europa League. Il tecnico Fonseca ha anticipato che Dzeko sarà titolare e che Cristante indosserà la fascia di capitano, resterà in panchina, quindi, Pellegrini: «Ci ho tenuto a mettere in guardia i calciatori sulle qualità del Braga perché sarà una partita difficile».

Il Braga. «Ci ho tenuto a mettere in guardia i calciatori sulle qualità del Braga, sarà una partita difficile. Molti di loro non seguono il campionato portoghese e sono certo che tutti sono consapevoli delle difficoltà. Per vincere sarà necessario essere al nostro miglior livello».

La formazione. «Tra qualche ora la scopriremo». 

Le differenze tra le due rose. «Tutti ritengono che ci sia questa differenza, ma questo solo sul piano teorico. Il Braga può lottare contro qualsiasi squadra, sono organizzati e forti e già hanno dimostrato il loro valore». 

La partita. «Sarà una partita aperta, spero che anche il clima lo permetta e che non ci sia troppa pioggia. Sono due squadre con chiara matrice offensiva, a cui piace pressare alto e prendere l’iniziativa». 

 

L’intervista a Sky

Il Braga. «Voglio vincere la partita anche se qui ho molti amici. È speciale tornare in questa casa. Il Braga è una squadra fortissima, hanno sconfitto le squadre più forti in Portogallo, hanno fatto una buona prima fase di Europa League, so che domani sarà una partita difficile. L’obiettivo della Roma in Europa League è giocare partita dopo partita, è importante solo pensare a questi due match e poi vedremo».

Dzeko titolare. «Dzeko tornerà a giocare e il capitano sarà Cristante». 

 

L’intervista O Jogo

Braga-Roma. «Stiamo preparando la partita da un punto di vista strategico. Abbiamo pensato a spazi e movimenti da poter utilizzare a seconda di come il Braga si difenderà ed è quello che stiamo preparando. Sicuramente non cambieremo la nostra identità e i nostri principi di gioco. Quale sarebbe un buon risultato a Braga? La vittoria, ovviamente. Ma sono consapevole che sarà molto difficile vincere a Braga. Sicuramente è importante segnare un gol in trasferta in questo tipo di qualificazioni. La squadra sta bene, è motivata. Capiamo che sarà una partita molto difficile, ma la squadra è in un buon momento. Abbiamo qualche problema in difesa, perché abbiamo Kumbulla e Smalling infortunati e non saranno disponibili. Per il resto, siamo al completo. Ci sarà anche El Shaarawy, che non è ancora al 100%, ma sarà disponibile».

Le ambizioni in Europa League. «Come dico spesso, dopo una certa fase l’Europa League diventa una mini Champions League. Ci sono tante squadre ed è difficile prevedere cosa potrà accadere. Dobbiamo pensare un turno alla volta. Ora ne abbiamo uno molto difficile e vogliamo superarlo in maniera convincente. Ma non c’è nessuna promessa di vincere l’Europa League, perché penso sia impossibile prometterlo con così tante squadre forti. Ovviamente, vogliamo arrivare il più lontano possibile. L’anno scorso siamo stati eliminati dal Siviglia, che alla fine ha vinto. Credo che con un anno di lavoro in più saremo più forti e cercheremo di fare meglio». 

Il futuro. «Essere allenatore della Roma significa molta pressione, soprattutto da parte della stampa. Si parla molto. Ma non ho mai sentito che il mio lavoro fosse in pericolo, grazie all’appoggio che mi hanno dato il presidente, suo figlio e ora anche Tiago Pinto. Questo è importante: sentire e vedere che le persone con cui lavoriamo credono nel nostro lavoro e io questo l’ho sempre sentito. Poi, naturalmente, dipende ai risultati. Se un allenatore non li raggiunge, le cose si complicano, ma non è questo il caso al momento».

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Il Mattino