Gattuso blinda la difesa per Roma: con Koulibaly ritorna Manolas

Gattuso blinda la difesa per Roma: con Koulibaly ritorna Manolas
Quando la coppia, non scoppia. Magari non sono quella più bella del mondo, ma nel Napoli sono quella più solida: in difesa Gattuso contro la Roma rispolvera Manolas...

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Quando la coppia, non scoppia. Magari non sono quella più bella del mondo, ma nel Napoli sono quella più solida: in difesa Gattuso contro la Roma rispolvera Manolas e Koulibaly insieme dall'inizio. Il greco è recuperato dopo oltre un mese e quindi, tranne ricadute in queste ore, riprenderà la maglia da titolare. Non gioca dal primo minuto dal 6 febbraio, con il Genoa. E con Koulibaly non fa «coppia» dal match di andata in Coppa Italia con l'Atalanta anche se quella sera era un format diverso per la difesa azzurra. In ogni caso, il recupero è completato e nella giorno più difficile, perché domenica mancherà ancora Rrahmani e pure Di Lorenzo.


I NUMERI
Sono i due centrali che là dietro danno maggiore affidabilità. Infatti, con loro in campo la media-gol è quella più bassa di tutte ovvero 0,70 reti per partita. Ovvero, una specie di linea Maginot se paragonato a quando sono in campo Rrahmani e Makismovic che invece hanno una media gol incassati di 1,75 a partita. I dubbi, quindi, per Gattuso e il suo vice Riccio sono pochi quando Manolas c'è: d'altronde, quando invece Koulibaly gioca con Maksimovic i numeri, che dicono molto anche se non sempre dicono tutto, la media a partita per gol presi dal Napoli si impenna a 1,29. Insomma, nessuno meglio di loro. E dunque, bentornato Manolas, che dopo i 7 minuti da film horror con il Sassuolo ha frenato, ha messo da parte il cuore e si è preoccupato di tornare al top. Dunque, nessuno meglio di loro. Il Napoli che scende in campo con la Roma per allungare la striscia positiva, 10 punti nelle ultime 4 partite, dunque verrà modellato attorno ai due. A patto che la caviglia di Manolas non scricchioli ancora tra oggi o domani e che non ci siano altri altolà dell'ex romanista come prima di partire per Milano. Per il greco è una partita speciale, quella con la sua vecchia squadra: lo scorso anno all'Olimpico venne accolto malissimo dai suoi vecchi tifosi, trattato come un reietto per la sua decisione di accettare l'offerta del Napoli.


KOULIBALY


Ai lati di Koulibaly e Manolas (o Maksimovic) Hysaj e Mario Rui perché si insiste con il 4-2-3-1 che ha sbancato San Siro. E avanti pure con Mertens. Anche con la Roma, la scelta è già stata fatta: inizia il belga e poi toccherà a Osimehn, la staffetta è scritta. Ed è vero che torna disponibile Lozano ma visto che non c'è fretta perché Politano vola, giusto continuare ancora con l'ex interista, col messicano pronto al ritorno nel secondo tempo. Giochi fatti? Beh, pare proprio di sì. Le incognite sono legate solo alla caviglia di Manolas ma da 4 giorni non ci sono lamentele. Per Koulibaly quella di domenica sarà una giornata speciale (poi partirà per il Senegal per rispondere alla convocazione della nazionale) anche perché è uno dei venti volti del nostro campionato per la campagna promossa dalla Lega Serie A e dall'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri): l'obiettivo è quello di tenere il razzismo lontano dagli stadi. E Koulibaly è da sempre in prima linea: contro l'Inter, due anni fa, perse le staffe dopo la mancata interruzione del match proprio per gli insopportabili ululati razzisti contro di lui. E il senegalese è con Di Lorenzo uno dei due solo azzurri la Top 11 dell'Associazione Calciatori: stasera su SkySport la scelta dei vincitori. Colpisce come non sia lizza Lorenzo Insigne, una esclusione decisamente discutibile per questa edizione speciale del 2021. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino